Tumori, curarsi costa caro: 1 donna su 6 licenziata. Da Napoli lo studio Proffit

L'Italia risponde con Proffit, questionario validato anche grazie all'Istituto Pascale di Napoli

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Cancro e "Tossicità Finanziaria": l'allarme AIOM

Napoli.  

 

Un sesto delle donne e il 15% degli uomini in Italia sono costretti ad abbandonare il lavoro dopo una diagnosi di cancro, affrontando una "tossicità finanziaria" che si traduce in un costo personale di oltre 1.800 euro l'anno per spese non coperte. L'allarme drammatico è stato lanciato oggi a Roma, durante il XXVII Congresso nazionale AIOM (Associazione italiana di oncologia medica), alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

 

Il cancro non è solo una battaglia clinica, ma anche una crisi economica: la perdita di reddito, sommata alle spese per trasporti, farmaci integrativi e prestazioni specialistiche non coperte dal SSN, peggiora il disagio economico per il 22,5% dei pazienti durante il trattamento. Il Presidente AIOM, Francesco Perrone, ha evidenziato come questa condizione di difficoltà finanziaria aumenti addirittura il rischio di morte del 20% nei mesi successivi.

Lo Strumento Italiano Anti-Crisi: Proffit, da Napoli la Validazione Internazionale

L'Italia risponde a questa emergenza con un’innovazione: Proffit (Patient reported outcome for fighting financial toxicity). Si tratta del primo questionario al mondo in grado di analizzare e misurare le cause e le conseguenze della tossicità finanziaria. Lo studio che ne ha validato l'efficacia, anche a livello internazionale, è stato presentato in sessione plenaria al Congresso. Un contributo cruciale alla validazione longitudinale di questo strumento, fondamentale per la ricerca scientifica, è arrivato dall'Istituto nazionale tumori Irccs Fondazione Pascale di Napoli.

"Proffit è un questionario composto da 16 affermazioni. La validazione longitudinale del questionario è molto importante, perché potrà facilitarne l'utilizzo da parte della comunità scientifica internazionale," ha spiegato Laura Arenare, biostatistica della Struttura complessa Sperimentazioni cliniche dell'Istituto Pascale di Napoli. Il questionario ha anche messo in luce le notevoli differenze territoriali: i pazienti oncologici nelle Regioni meridionali si trovano ad affrontare maggiori problemi economici rispetto a chi risiede al Nord. Un dato che sottolinea l'urgenza di rafforzare le strutture assistenziali in aree come la Campania.

Le Tre Cause della "Tossicità": Trasporti, Farmaci e Rete Oncologica

Per contrastare il fenomeno, l'AIOM ha identificato tre macroaree principali che generano la tossicità finanziaria, anche in un sistema universalistico come quello italiano: Presa in carico del SSN: Solo metà delle Regioni ha una rete oncologica davvero funzionante. Rendere operative queste reti in tutto il Paese, inclusa la Regione Campania, è essenziale per garantire un'accoglienza omogenea e ridurre il senso di abbandono del malato.

Distanza dal luogo di cura: La necessità di coprire in media 25 km più volte al mese per le terapie (spesso da periferia a centro città), genera consistenti spese per i trasporti. Come ha notato Massimo Di Maio, Presidente eletto AIOM, non si tratta solo di migrazione sanitaria dal Sud al Nord, ma anche della concentrazione delle strutture complesse nei grandi centri, un problema particolarmente sentito nelle aree più estese.

Spese non coperte: Dai farmaci supplementari agli integratori, dalle visite specialistiche a protesi e ausili fondamentali (come parrucche o reggiseni post-operatori per le donne), il paziente si ritrova a pagare costi che "possono pesare in modo significativo, soprattutto sulle fasce più deboli della popolazione", come evidenziato da Elisabetta Iannelli, Segretario FAVO.

La Doppia Sconfitta: Guarigione a Rischio Sociale

Con 390.100 nuove diagnosi di tumore nel 2024 e circa 3,7 milioni di persone che convivono con la malattia, il successo terapeutico pone nuove sfide di sostenibilità sociale. La perdita di reddito, unita ai costi indiretti, rischia di trasformare la vittoria clinica in una sconfitta sociale. Le Istituzioni devono essere sensibilizzate, affinché "la guarigione dal cancro non possa prescindere dalla sostenibilità economica della vita quotidiana," ha concluso Iannelli.