La Campania è la quinta regione italiana per crescita del valore aggiunto, dietro a Lombardia, Basilicata, Trentino Alto Agide e Puglia e davanti a Emilia Romagna e Veneto. Il dato emerge dalla ricerca 'Come migliorare la Campania attraverso il sistema delle costruzioni' realizzata da Ance Campania e Cresme e presentata oggi nel corso dell'assemblea che ha eletto il nuovo presidente dell'associazione dei costruttori edili.
Lo studio sottolinea inoltre che gli occupati, dal 2019 al 2025, sono aumentati del 9.4%, pari a 152.000 in valore assoluto. Nelle costruzioni gli occupati sono 39.800 con un aumento netto del 36,2%, mentre nei servizi gli occupati sono 76.100 con una variazione del 6,3%. Per quanto riguardai i comparti produttivi, si segnalano in crescita le costruzioni, il commercio e gli altri servizi, mentre il settore dell'industria perde complessivamente 6.000 lavoratori nel 2024. Resta però alto il dato sulla disoccupazione: In Campania permane la più alta percentuale di disoccupati di lunga durata (oltre un anno) e una quota di NEET che sfiora il 40%. "Abbiamo giovani dai 25 ai 35 anni - ha detto il presidente di Ance Campania Angelo Lancellotti - che lasciano la Campania perchè l'offerta di lavoro è ancora povera. I dati ci mostrano che c'è un incremento del Pil nella nostra Regione, superiore anche alle regioni del nord. È probabile, purtroppo, che la ricchezza si addensi nei patrimoni di pochi e che non venga distribuita anche attraverso salari adeguati".
