Finalmente operativa la stazione Monte Sant’Angelo sulla nuova Linea 7 della Metropolitana di Napoli. A partire da oggi, lunedì 10 novembre, migliaia di studenti, ricercatori e lavoratori del Polo Scientifico dell'Università Federico II vedono rivoluzionato il loro modo di raggiungere il campus. L'apertura del nuovo snodo, atteso da anni e realizzato dal colosso Webuild, unisce direttamente il centro universitario al nodo di Montesanto, promettendo un risparmio significativo di tempo e una boccata d'ossigeno per la mobilità sostenibile nel capoluogo campano.
L'opera, del valore complessivo di circa 15 miliardi di euro, rientra tra le 14 stazioni metropolitane realizzate da Webuild a Napoli, incluse le celebri "Stazioni dell'Arte" come Toledo. La nuova fermata, che collega la zona flegrea al centro universitario, è un tassello fondamentale per il trasporto pubblico cittadino.
Come funziona il servizio
Per il momento, la Linea 7 opera come una navetta sulla tratta Soccavo-Monte Sant’Angelo. Gli utenti che partono da Montesanto devono prima prendere la Circumflegrea fino a Soccavo e da lì accedere al treno della Linea 7. L'obiettivo a lungo termine è l'allungamento del percorso, ma nell'immediato il servizio è legato all'efficienza della Circumflegrea.
Il presidente dell'EAV, Umberto De Gregorio, ha chiarito gli step futuri: «La frequenza del treno al momento è di 24 minuti – ha spiegato – ma contiamo di farla scendere a 12 minuti, se ci sarà la domanda dell'utenza». Un appello, quindi, indiretto agli utenti affinché il servizio dimostri la sua necessità.
Studenti e lavoratori esultano: "Risparmieremo mezz'ora"
I veri protagonisti di questa apertura sono infatti gli utenti del polo scientifico che fino ad oggi avevano a disposizione solo le linee su gomma per arrivare al Campus. Un sollievo particolare arriva per chi affronta tragitti più lunghi. Ora da Garibaldi prendono la linea 2 per Montesanto e poi arrivano direttamente a Monte Sant’Angelo risparmiando circa mezz'ora.
Un viaggio immersivo firmato Anish Kapoor
La stazione non è solo un nodo funzionale, ma un'ulteriore "Stazione dell'Arte" per Napoli. Il progetto, che risale all'epoca della giunta Bassolino, ospita due installazioni monumentali dell’artista di fama internazionale Anish Kapoor. Le due sculture, posizionate ai rispettivi ingressi (uno sul campus e uno nel quartiere Rione Traiano), sono a forma di bocca e "inglobano i visitatori accompagnandoli verso l’interno e trasformando l’ingresso in stazione in un viaggio immersivo che evoca la discesa agli Inferi", come spiegato da Webuild. Anche l'ambiente interno è d'impatto, sviluppato su un unico livello sotterraneo che richiama l’antro di una caverna grazie a un effetto roccia naturale. Scale mobili e ascensori inclinati completano la struttura, ispirandosi alle funicolari storiche della città.
L'interscambio con il nodo di Montesanto è cruciale, consentendo il collegamento con la Circumflegrea, la Cumana, la Funicolare del Vomero e la Linea 2, oltre alle vicine fermate di Piazza Dante e Toledo della Linea 1, posizionando la stazione come un nuovo punto nevralgico della mobilità sostenibile cittadina.
L'apertura di Monte Sant’Angelo segna un passo avanti atteso da decenni e trasforma radicalmente la quotidianità di migliaia di persone. L'impegno adesso ricade sulla frequenza dei convogli e sulla capacità degli utenti di rispondere alla sfida, dimostrando che l'investimento in infrastrutture è l'unica via per un futuro meno congestionato. Il prossimo obiettivo sarà completare l'estensione del percorso, ma intanto l'arte e la funzionalità hanno trovato una nuova casa nel sottosuolo napoletano.
