Scomparsi in Messico: si punta sui Jalisco

Il punto sulle indagini. Domande e investigatori in azione anche tra i poliziotti locali

Napoli.  

 

di Simonetta Ieppariello

Si è svolto in Messico un primo incontro tra il procuratore dello stato di Jalisco, il pm locale e il responsabile italiano dell'Interpol nel Paese del Centro America su delega della Procura di Roma, per fare il punto sulle indagini relative alla scomparsa di tre cittadini italiani, tutti di origine napoletana di cui si sono perse le tracce il 31 gennaio scorso. L'ultimo messaggio inviato da Raffaele Russo, suo figlio Antonio e il nipote Vincenzo Cimmino, che in Messico svolgevano attività di import-export di generatori elettrici, è stato localizzato nella zona di Tecalitlan a 700 km da Città del Messico. Gli inquirenti messicani, in questa fase, puntano la loro attenzione su appartenenti al cartello criminale "Jalisco new generation" che controlla alcune aree della zona e con cui i tre italiani potrebbero essere entrati in contatto o di cui potrebbero aver violato le zone “private”. Sulla vicenda la Procura di Roma ha avviato una indagine coordinata dal pm Sergio Colaiocco. Come riporta l'Ansa.

La magistratura messicana parallelamente ha avviato indagini per verificare se la polizia sia coinvolta nella scomparsa. Un parente ha infatti raccontato che nei loro ultimi messaggi avevano detto di essere stati arrestati dalla polizia locale. Il procuratore dello Stato di Jalisco, Raul Sanchez, ha dichiarato in una conferenza stampa che i 33 agenti della polizia locale di Tecalitlan saranno trasferiti nel capoluogo Guadalajara e che saranno altri agenti di polizia dello Stato a garantire la sicurezza dei 16.500 abitanti di Tecalitlan.

L’ultima volta che Mario De Vita, altro nipote di Russo, ha avuto notizie dei tre, erano stati arrestati da una polizia in una stazione di servizio, ha riferito ad Afp.

Quel messaggio sarebbe stato mandato proprio per invitare gli altri parenti in Messico a rimanere in Hotel.

Il segretario del governo di Jalisco Roberto Lopez Lara ha detto che si «sta facendo tutto il possibile per individuare i tre italiani». Siamo nello Stato di Jalisco: lo tesso nel quale - dal 2014 al 2016 (dati ufficiali) 6943 persone sono state sequestrate, 4782 delle quali ritrovate poi in vita, 282 morte e il resto - troppi - ancora ufficialmente desaparecidos.