Camorra, arrestati due medici: riciclavano il denaro del clan

Operazione dell'antimafia contro i Lo Russo. Nel mirino un anestesista e un chirurgo estetico.

Napoli.  

Stimati, insospettabili, molto richiesti soprattutto dalle signore che, se volevano un «ritocchino» estetico, sapevano che con loro erano nelle mani giuste, e intanto riciclavano i soldi della camorra. Questo almeno è quanto emerge dall'inchiesta dell'antimafia di Napoli che ha portato all'arresto di sei persone, fra le quali un anestesista e un chirurgo estetico che erano in servizio in due cliniche private di Chiaia e del Vomero.

Secondo gli inquirenti napoletani proprio i due professionisti rappresentavano un gancio fondamentale per gli affari del clan Russo. Oltre all'anestesista e al chirurgo estetico, sono scattate le manette ai polsi di Adriana Lo Russo, coniuge di Domenico Mollica e sorella del boss Carlo e altri due presunti affiliati del clan. In cella anche il cognato del boss Carlo Lo Russo, titolare di un'agenzia di affari al centro direzionale.

L'indagine è partita nel 2012 ed è continuata anche l'anno successivo. Ad attirare l'attenzione dell'antimafia napoletana alcune operazioni immobiliari nei pressi del Lungomare: troppo professionisti insospettabili che rilevavano attività anche a prezzi stracciati. Gli inquirenti hanno iniziato a intercettarli. Un imprenditore che aveva acquistato una pizzeria aveva poi deciso di affittarla ai due medici che avevano così "riscattato", oltre al locale, anche i debiti con il clan Lo Russo: cinquemila euro ogni mese. A quel punto – secondo quanto emerso dall'attività di indagine – vengono convocati dal cognato del boss dei capitoni e trovano l'accordo: riciclare il denaro del clan. I due indagati verranno filmati mentre caricano su un furgone i soldi presi nella pizzeria, cifra dalla quale avrebbero trattenuto una percentuale. Nei prossimi giorni saranno ascoltati dal giudice per le indagini preliminari e avranno l'occasione, se non si avvarranno della facoltà di rimanere in silenzio, di chiarire la propria posizione.