di Simonetta Ieppariello
Tragedia sul traghetto a Napoli: sono due gli indagati per la morte di un uomo, rimasto schiacciato da un' auto volata giù dal ponte superiore, e per il ferimento della sua compagna.
Si indaga sulla nave in partenza per la Sicilia domenica, diventata il tetro del tragico incidente. Si indaga sulla sicurezza a bordo e sulle conversazioni di bordo, quelle tra il capitano e il responsabile della sicurezza fino all’ultimo addetto al transito delle auto e dei passeggeri.
I due nomi iscritti nel registro degli indagati sono quelli del guidatore dell’auto venuta giù, un poliziotto in ferie, e il responsabile della sicurezza del traghetto.
Secondo quanto ricostruito l’uomo, l’agente in vacanza alla guida dell’auto killer, avrebbe sbagliato la manovra dopo aver raggiunto un anello superiore del parcheggio interno alla nave, sfondando la ringhiera e schiacciando con la propria auto i due malcapitati turisti. Ventiquattro ore dopo l’incidente al varco Immacolatella vecchia si indaga anche sulla catena di comando interna alla nave. Sulle procedure da fare all'imbarco e sbarco delle vetture e passeggeri a bordo.
Si procede in queste ore per omicidio colposo con un’aggravante specifica, quella di aver violato le norme sugli infortuni sul luogo di lavoro.
Altra questione riguarda la manutenzione delle ringhiere. Qual era la sua resistenza? Quanto forte è stato l’impatto dell’auto? Domande a cui gli inquirenti stanno lavorando per dare risposte certe, in tempi brevi.
Domenica sera c’erano turisti, c’erano tanti bambini reduci da un torneo di calcio che hanno assistito ai soccorsi. Intanto, fino a tarda notte sono andate avanti gli accertamenti di polizia giudiziaria sia sul responsabile del disastro sia sul personale della nave. Omicidio o disastro le ipotesi al momento battute, in uno spettro investigativo che punta a mettere a fuoco anche eventuali responsabilità interne al comando di una nave rimasta ferma alla banchina fino a notte fonda.
