Ferito chef della tv: sparavano dall'auto e ridevano

Il 22enne del Mali ferito senza un motivo

 

di Siep

Forse da quell'auto hanno sparato per noia, per creare un diversivo in una sera come tante a Napoli città. E' successo in pieno centro. Il giovane cuocodel Mali, ospite a Masterchef, è stato ferito senza motivo mentre tornava dal lavoro. Oltre al crimine organizzato e alla violenza camorristica e microcriminale adesso si aggiunge quella di chi si diverte a fare il tiro al passante. La notte tra mercoledì e giovedì a Napoli tre persone sono finite in ospedale dopo altrettante aggressioni sfociate nel sangue (in ospedale sono finiti, per differenti episodi, un senegalese aggredito in piazza Garibaldi e un napoletano, ferito da un colpo di pistola a San Pietro a Patierno). Ma l’episodio più grave è sicuramente quello che vede vittima Konaté Bouyagui, 22enne del Mali che a Napoli ci è arrivato da richiedente asilo e che oggi ha realizzato un sogno: rilevando con una società composta da altri extracomunitari un locale a Chiaia, trasformandolo in ristorante multietnico nel quale lavorano altri migranti che hanno ottenuto il diritto alla protezione nello status di rifugiati.

A raccontare l'episodio all'agenzia Dire sono i referenti di Less impresa sociale onlus, ente gestore del progetto Sprar di Napoli. Scrive l'agenzia Dire: Poco dopo la mezzanotte il giovane è stato avvicinato da un'auto in corso Umberto, in pieno centro, ed è stato ferito da alcuni colpi di fucile a pallini. È stato subito trasportato all'ospedale Loreto Mare, dove le sue ferite, all'addome e al braccio, sono state giudicate guaribili in dieci giorni.

"Di ritorno dal lavoro è stato colpito senza alcun motivo da alcuni sconosciuti che si sono avvicinati a lui in auto. Dopo la sparatoria gli uomini hanno riso, prima di fuggire via", spiega la presidente di Less, Marika Visconti.

Il giovane vive in Italia da 4 anni. Ha un regolare permesso di soggiorno e fa lo chef. Di recente ha aperto il ristorante multietnico Kikana, gestito insieme ad altri rifugiati e richiedenti asilo provenienti da diversi paesi dell'Africa. A febbraio era stato anche ospite a Masterchef.

«Ho sentito forti le loro risate quando hanno tirato fuori il fucile dal finestrino dell’auto e mi hanno sparato». Erano in due, ha poi raccontato Bouyagui agli agenti della polizia dopo il ricovero al Loreto Mare. 

«Grazie a tutti coloro che mi hanno portato la loro solidarietà  - scrive sul social Facebook - veramente non ho parole a descrivere le vostre reazione. Il mio messaggio per coloro che mi hanno aggredito spero che trovano la pace con loro stessi e anche con la loro famiglia. L’unica cosa che mi chiedo se avevano le palle perché non sono usciti dall’ auto e venire da me uomo a uomo. Ormai la criminalità verso i negri e legalizzato dal Governo, che chiamano GOVERNO DI CAMBIAMENTO. È una deviazione ideologica dalla democrazia all’ autocrazia dove il cambiamento non ci porta al futuro ma verso il passato. Mentre che gli altri fanno sviluppo per andare avanti l’ Italia torna in dietro, che grande bel cambiamento di merda. Complimential GOVERNO mi raccomando continua cosi che stai entrando nella storia».

In sostegno di Bouyagui, che di mestiere fa lo chef, è intervenuta la trasmissione televisiva che l'aveva visto protagonista, Masterchef: "Vogliamo esprimere tutta la nostra solidarietà e il nostro affetto per Bouyagui, il giovane chef del Mali ospite della scorsa stagione di MasterChefIt e vittima di un'aggressione la notte scorsa – è il messaggio apparso sulla pagina Facebook della trasmissione – Nell'augurargli ogni bene, vogliamo ripensare ai momenti di grande umanitá e professionalità che ci ha regalato quando è stato ospite della nostra cucina".