E' morto il boss della camorra Raffaele Cutolo

Fu soprannominato "O professore". Storico fondatore bella nuova camorra organizzata

e morto il boss della camorra raffaele cutolo

Si è spento dopo una lunga malattia all'età di 79 anni "O professore"...

Napoli.  

E' morto all'età di 79 anni nell'ospedale di Parma il boss della camorra Raffaele Cutolo. Il cuore de 'O professore di Ottaviano si e' fermato questa sera all'ora della cena nel reparto sanitario del carcere di Parma. Le condizioni di Raffaele Cutolo, fondatore della Nuova camorra organizzata, a 79 anni il piu' anziano tra i detenuti al 41 bis, si erano aggravate negli ultimi mesi.

Nel giugno scorso i suoi legali avevano avanzato una richiesta di detenzione ai domiciliari, ma il Tribunale di sorveglianza di Bologna l'aveva rigettata, motivandola non solo per la pericolosita' del camorrista, ma per il fatto che Cutolo ha continuato a rappresentare un simbolo della potenza di una delle organizzazioni criminali piu' temibili in Italia. La sua e' una storia lunga, fatta di omicidi, fughe e persino di libri e film che hanno tentato di tratteggiarne l'identita

Ha girato diverse carceri italiani tra cui Ariano Irpino in Campania. Qui in modo particolare, il padrino che all'epoca aveva 44 anni, denunciò egli stesso di essere stato vittima di due tentativi di avvelenamento. I fatti risalgono all’inverno del 1985. Fu poi trasferito per motivi di sicurezza ad Avellino. Ma da allora il boss ha sempre preferito prepararsi da solo il caffè utilizzando buste sotto vuoto spinto, non fidandosi mai di nessuno fino alla morte. 

Nel 2000 venne trasferito nel penitenziario di Novara e dal 2007 al 2011 è stato detenuto nel carcere di massima sicurezza di Terni, nell'ex cella di Bernardo Provenzano. Poi  ancora nel carcere di massima sicurezza di L'Aquila ed infine in quello di Parma.

Aveva due fratelli, Pasquale e Rosetta Cutolo. Fu soprannominato "O Professore" dai suoi compagni di carcere, perché con quell'occhialino era l'unico tra di loro capace di leggere e scrivere.

l 19 febbraio 2020 venne ricoverato all'ospedale civile di Parma per una crisi respiratoria in concomitanza con l'esplosione della pandemia. Venne poi dimesso ad aprile. Quadro clinico sempre precario. Le sue condizioni si erano particolarmente aggravate negli ultimi giorni. come così come confermato alla stampa dall'avvocato Gaetano Aufiero.

Sua moglie vista la gravità della situazione aveva ottenuto un permesso per un colloquio speciale. Voleva vederlo prima che spirasse, ma non ce l'ha fatta. I funerali del boss si terranno molto probabilmente in forma privata. Non sono state ancora stabilite tutte le modalità.