Polemiche a Sorrento per i lavori su un muro dove dovrà nascere un parcheggio

Emergono reperti archeologici nell'area di cantiere sul Corso Italia, stop ai lavori per verificare

polemiche a sorrento per i lavori su un muro dove dovra nascere un parcheggio

Polemiche sull'intervento di abbattimento del muro che in realtà preluderebbe alla realizzazione di un parcheggio. Interviene Antonino De Angelis stigmatizzando il comportameno dell'amministrazione. Condanna anche da parte di Francesco Gargiulo

Sorrento.  

Stop ai lavori sul Corso Italia per il rinvenimento di reperti archeologici di origine romana. Ancora una volta a Sorrento vengono alla luce testimonianze archeologiche di pregio e di conseguenza scatta l'interruzione dei lavori quale passaggio obbligato in attesa che la Sovrintendenza ai BB.AA. svolga i dovuti accertamenti.

Sui social però infuria la polemica perchè i lavori che avrbbero dovuto ampliare la carreggiata stradale con la realizzazione di un marciapiedi preluderebbero alla realizzazione di un parcheggio. A suonare le trombe della contestazione è Antonino De Angelis, con un passato di amministratore a Sant'Agnello, ambientalista che addìta l'intervento sul Corso Italia a Sorrento come un "caso emblematico di distruzione sistematica del paesaggio e dei beni culturali ad opera  della solita speculazione privata.

Si parte con la solita premessa "del pieno rispetto dei valori paesaggistici e magari, come in questo caso, dal parere negativo della Soprintendenza. Poi con una contorta forzatura delle norme si arriva a realizzare un complesso edilizio fatto passare per "utilità pubblica".

De Angelis non fa sconti a nessuno e spiega: "Chi avrebbe mai contestato l'allargamento di un marciapiedi? Nessuno! E infatti i lavori sono iniziati con il consenso e la soddisfazione del "popolo". Tranne poi a scoprire che dietro il muro si nasconde l'ennesimo parcheggio con tanto di rampa, ascensore, pavimentazione, servizi, biglietteria, scarichi fognari. Di fronte a tale prospettiva (dichiarata e in parte celata ma trasparente), nessuno (Commissione comunale, soprintendenze, ufficio tecnico, assessore alla cultura) ha pensato di prescrivere o suggerire saggi preventivi tesi a verificare la presenza di reperti archeologici. Eppure è notorio che quella zona è parte integrante della "necropoli di Sottomonte", studiata e pubblicata, con una serie di reperti censiti e catalogati".

Continua De Angelis: "Si può solo immaginare la distruzione degli importanti reperti all'atto della palificazione di cemento. Che fine hanno fatto? Qual è la consistenza di quelli ancora esistenti dietro il muro e nella zona destinata a parcheggio? Ecco, questo, dopo il Vallone dei Mulini è, se possibile, uno scempio ancora peggiore. Chi è il responsabile di tutto questo? il "cattivo funzionario?". No, la responsabilità di questo "crimine" è dell'intero apparato politico e amministrativo del comune di Sorrento. Il sindaco in carica, di fresca nomina, ha l'occasione per dimostrare vera la sua dichiarata volontà di fare pulizia. In primo luogo completando il muro e bloccando, con il ripristino dell'agrumeto, questo ennesimo sconcio che grida vendetta davanti ai cittadini onesti".

Sulla stessa frequenza Francesco Gargiulo, presidente del Comitato Civico "Conta anche Tu" e candidato sindaco (non eletto) alle ultime amministrative sorrentine. Spiega Gargiulo: "ll mio rammarico è che si è spacciato l'allargamento del marciapiede per un secondo fine. Giustamente il parcheggio interessa i soliti noti che mirano alla sua gestione, era più onesto dire dal primo momento allarghiamo il marciapiedi e facciamo un parcheggio".

La realizzazione di un parcheggio sull'arteria stradale principale che attraversa la penisola sorrentina rischia di trasformarsi in un nuovo ostacolo alla mobilità per cui l'argomentoi è destinato a restare al centro del dibattito in costiera.