Pusher "ribelle" ucciso a Caivano, si chiude il cerchio: tre arresti

Si era impossessato di una borsa del clan con armi, droga e soldi: uno "sgarro" pagato con la vita

Caivano.  

Uno sgarro pagato con la vita: i carabinieri di Castello di Cisterna hanno chiuso il cerchio sulle indagini relative all'omicidio di Antonio Natale, il pusher di Caivano ucciso per essersi impossessato di una borsa del clan con armi, droga e soldi.

Le indagini coordinate dalla Dda di Napoli hanno portato alla notifica di tre arresti in carcere ad altrettante persone già detenute, ritenute componenti del commando che attirò Natale in un tranello per poi assassinarlo con tre colpi di pistola al torace e alla testa.

Il giovane venne ucciso a Napoli, in auto: il suo cadavere, esposto alle intemperie, ritrovato due settimane dopo in un fondo agricolo. Secondo la Direzione distrettuale antimafia il mandante dell'omicidio sarebbe Domenico Bervicato, parte dell'omonimo gruppo malavitoso del Parco Verde.