Un 18enne napoletano, incensurato e imparentato con il capoclan Ciro Rinaldi, è stato ferito da colpi di pistola alle gambe nella notte alle Case Nuove, nel quartiere Mercato. L’agguato potrebbe essere collegato alla tensione in corso tra il clan Rinaldi e quello dei D’Amico di San Giovanni a Teduccio.
Il ferimento del 18enne
Secondo le ricostruzioni dei carabinieri del Nucleo Operativo Stella, il giovane è stato avvicinato da uno sconosciuto in via Michelangelo Ciccone poco dopo l’una di notte. L’aggressore ha sparato due colpi di pistola, che hanno colpito il ragazzo ai polpacci.
Trasportato all’Ospedale dei Pellegrini, il 18enne è stato ricoverato in osservazione; le sue condizioni non destano preoccupazione.
Raid precedente contro la sua abitazione
Il ferimento si inserisce in un contesto di tensione. Il 30 ottobre, infatti, erano stati esplosi almeno otto colpi contro la sua abitazione in via Gabella Vecchia, sempre nelle Case Nuove, un’area frequentata da pregiudicati legati al clan Rinaldi.
Nonostante il giovane non risulti coinvolto negli affari della cosca, la parentela “scomoda” con Ciro Rinaldi potrebbe averlo reso un obiettivo simbolico nelle dinamiche della faida.
Gli scontri tra i clan Rinaldi e D’Amico
Il contesto della violenza si inserisce in una faida più ampia tra il clan Rinaldi e quello dei D’Amico, soprannominati “Gennarella”, attivi a San Giovanni a Teduccio.
Uno degli episodi più eclatanti risale al 18 aprile scorso, Venerdì Santo, quando durante una processione nel Rione Villa furono esplosi diversi colpi di pistola vicino alla parrocchia di San Giuseppe e Madonna di Lourdes. L’obiettivo sarebbe stato Francesco Rinaldi, detto Ignazio, figlio del capoclan Antonio Rinaldi (ucciso nel 1990) e nipote di Ciro Rinaldi.
Il giorno successivo, secondo gli inquirenti, Francesco Rinaldi insieme a un complice avrebbe reagito sparando nel fortino dei “Gennarella”. A settembre, Francesco Rinaldi e il presunto complice Salvatore Attanasio, anch’egli legato al gruppo Rinaldi-Reale, sono stati sottoposti a fermo per questa vicenda.
Le indagini in corso
I carabinieri stanno valutando i collegamenti tra il ferimento dell’incensurato 18enne e la faida in corso. Gli investigatori non escludono alcuna pista, considerando la storia di raid e agguati che caratterizza le due famiglie criminali.
