«Ve ne dovete andare». Acqua e candeggina su bimba down

Liti nel condominio a Boscoreale tra stalking e minacce

Boscoreale.  

«Ve ne dovete andare. Tua figlia è una mongoloide». Le minacce vanno avanti per un anno, con pesanti insulti alla ragazzina di tredici anni affetta da sindrome di Down. Una brutta storia di violenza narriva dai palazzoni del Piano Napoli di via Passanti Flocco, quartiere dormitorio del psot sisma e ricca piazza di spaccio di droga dal clan degli Aquino-Annunziata. La casa è l'oro, il tesoro di una lotta senza colpi da risparmiare. Due le famiglie contrapposte per quell'alloggio. Entrambe le famiglie sono risultate assegnatarie per reddito di una casa popolare. Nel 2012 arri- va la coppia più giovane - entrambi 42enni - con una ragazzina disabile e tante difficoltà. Giorni scanditi da offese e liti tra vicini, come in tanti condomini. Liti banali prima, poi la situazione precipita. A raccontarlo sono state le stesse vittime e i testimoni ascoltati durante il processo che è stato celebrato dinanzi al giudice monocratico del palazzo di giustizia di Torre Annunziata, e che si è chiuso ieri con la sentenza di primo grado. Atti persecutori sempre più gravi si sarebbero susseguiti in quella esclation sena fine di offese, minacce e violenze.  Al culmine arrivarono anche  d’acqua e candeggina gettate dal piano superiore per colpire la ragazzina, un vaso che sfiorò la giovane, il distacco del contatore elettrico, schiuma da barba all’esterno della porta d’ingresso. Una serie di dispetti, piccoli e grandi, documentati dalle vittime e denunciati ai militari dell’Arma, che poi sono finiti agli atti del processo e sono stati in parte confermati anche da testimoni. L'obiettivo era liberare quella casa per fare spazio alla propria figlia. Tutti e tre sono stati condannati a 12 mesi.