L'archeologia con gli occhi del futuro: il Mav di Ercolano

La bellezza di un museo unico al mondo. Ecco come vi facciamo rivivere la storia

Ercolano.  

Non è una macchina del tempo, è molto di più. In Campania, ad Ercolano, c’è Il Museo Archeologico Virtuale. Mav l’acronimo, per raccontare una storia speciale, di come si possa guardare al passato, si possa conoscere l’archeologia con gli occhi del futuro. Un salto indietro nel tempo, per conoscere come erano davvero Ercolano e Pompei, prima che il Vulcano eruttasse e coprisse di cenere e lapilli per tanti secoli quei due siti speciali.

«Un viaggio multisensoriale attraversa cunicoli borbonici, fori imperiali, nubi ardenti, case e monumenti delle antiche città vesuviane catturate in tutto il loro splendore tra voci, immagini, sfumature, usi e costumi in ambienti e installazioni super interattive ricostruite nel dettaglio - spiega Salvatore Musella, responsabile tecnico della Fondazine Cives -. Più che una visita culturale, un viaggio nel passato indimenticabile e unico nel suo genere».

E così si scopre come la tecnologia sia al servizio dell’archeologia. La fantasia che avvolge i contenuti rendendo ancora più accattivanti la storia delle città di Ercolano e Pompei. Una struttura che dal cuore di Ercolano catapulta i suoi visitatori attraverso dettagliate esperienze multisensoriali direttamente nelle realtà storiche prima dell’eruzione vesuviana del 79 d.C..

L’intuizione, dieci anni addietro, fu dell’allora sindaco Luisa Bossa che volle recuperare dal degrado una scuola abbandonata, a due passi dagli scavi per renderla la sede del Museo Archeologico Virtuale.

«L’idea nacque insieme ad altri consiglieri, anche provinciali, amministratori illuminati. Decidemmo di recuperare una scuola abbandonata, diventata rischio per una città in preda allo spaccio e al degrado, per renderla centro di palpitante cultura e bellezza.

Un pò come il Vesuvio da rischio a motore di turismo e crescita. Recupera quell’immobile, votarlo alla bellezza, significava far capire e realizzare il sogno che proprio intorno alla città si potesse ricostruire un valore, un ricordo, un progetto, nel solco della memoria».

E così nacque il Mav, portato anche all’estero, apprezzato fino in Giappone. Passeggiare al suo interno significa davvero assaporare con i cinque sensi l’antica Pompei e l’affascinante vita di Ercolano.

Intriganti pannelli interattivi touchscreen e suggestive illuminazioni a led, infatti, rivelano in scenari virtuali ricostruzioni e ambientazioni delle città vesuviane seppellite nel 79 d.0 dal risveglio del vulcano. Tra le installazioni principali del Mav 4.0, quelle che con la computer grafica riportano alla luce l'antico teatro di Ercolano ancora sommerso o le terme centrali di Hercolaneum e, soprattutto, «Ercolano e Pompei 79 d.C. L'eruzione del Vesuvio»: una spettacolare proiezione in 5D, sofisticato sistema immersivo che coinvolge lo spettatore proiettandolo con effetti sensoriali, vibrazioni, lampi e luci in un'esperienza a tutto tondo ben diversa dalla visualizzazione solo frontale del 3D al cinema; protagonisti d'eccezione, Mariano e Ruben Rigillo che danno voce l'uno al Vesuvio e l'altro al racconto di Plinio il Giovane.