"Prenditi cura di me", i casting. Gaudino: "La ri-nascita parte dalla mente"

Lo psicoterapeuta: domani al Caravaggio nuovi casting. Per 10 persone un reality tv unico e benefico

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Napoli.  

Domani al Caravaggio Sporting Village di Napoli (ingresso via Bixio, ndr) in programma c’è la seconda giornata di casting Tv di “Prenditi Cura di Me”, il reality di Ottochannel canale 696. E’ stato un successo il primo giorno di selezioni, di sabato scorso, e dopodomani si bissa. Sabato 26 febbraio ci sarà la tranche conclusiva, con la scelta definitiva dei primi 10 partecipanti. Il format, ideato dal dottore Massimiliano Gaudino, proporrà alle persone selezionate un percorso, all’insegna della rinascita, mentale e fisica. Si parte da un percorso psicoterapico, passando per il fitness e la corretta e sana alimentazione. «Siamo entusiasti, stiamo vivendo una esperienza nell’esperienza - spiega il dottore Gaudino -. Abbiamo messo in piedi un team affiatato, coeso e desideroso di portare in tv un sentimento reale e condiviso, di riscatto e rinascita - spiega l’esperto , che con i personal Trainer Francesco Pappadia e la nutrizionista Assia Venturelli seguirà i partecipanti nel percorso -». A fare gli onori di casa, domani mattina ci sarà Rosanna Vigorito, proprietaria del Caravaggio Sporting Village di Fuorigrotta. «Questo reality è e sarà una bella avventura, nel segno della ripresa, per poter ripartire con forza, fiducia e serenità, dopo due anni di pandemia. “Insieme” è la parola che è diventata un pò il nostro motto. Una parola che ho imparato ad utilizzare grazie a qualcun’altro. Questi lunghi mesi di pandemia, ci hanno insegnato che condividere, vivere con gli altri, “insieme” agli altri è un istinto naturale che, ci auguriamo, non dovremo più reprime». 

E dalla sfera del proprio “io”, del proprio essere e del proprio modo di vivere e sentire, che parte il reality tv. «Il percorso, che i partecipanti al reality seguiranno sarà sorprendente - spiega il dottore Gaudino -. La “ri-nascita” è atto essenziale e salvifico . “Nascere non basta. È per rinascere che siamo nati. Ogni giorno”. Diceva Neruda. Un aforisma che sposa a pieno il senso autentico di questo programma in cui ogni partecipante esplorerà il proprio io fortificando, grazie ad un percorso psicoterapico, i propri punti di forza, e analizzando e rafforzando le proprie insicurezza e fragilità». 

Dottore Gaudino, come si strutturerà il percorso psicoterapico?

«Le persone, nella fase iniziale del programma con i coach, come vedremo in tv, entreranno in contatto con una parte di sé, che figurativamente identificheranno con un luogo, una sedia, un posto fisico che impareranno ad occupare. In seguito, il nostro percorso attraverserà quella parte di vita, che è la cosiddetta sfera infantile, parte bambina del proprio io».

E poi? 

«Inizierà un viaggio nella consapevolezza e riappropriazione del benessere, attraverso il proprio modo di vivere ed essere.  Poi passeremo alla conoscenza della propria parte adulta. Sarà una fase durante la quale analizzeremo anche il rapporto con i genitori. Un passaggio essenziale, per ripristinare alcuni aspetti personali ed emotivi della persona».

Come si coordinerà il suo lavoro con quello del personal Trainer, Pappadia, e della dottoressa, Venturelli?

«Ripristineremo molti equilibri emotivi, emozionali e sensoriali anche attraverso un corretto modo di alimentarsi ed esercizi fisici mirati. E’ questo il portato straordinario di questo programma che, davvero, consentirà una rinascita tra mente e corpo».

Cosa impareranno i partecipanti?

«Lavoreremo su aspetti fondamentali come la comunicazione, ad esempio. Esploreremo i vari modi di comunicare delle persone, che sono passiva, aggressiva, assertiva, ad esempio. I nostri concorrenti rappresenteranno di certo le varie modalità e riusciremo a superare le criticità di alcuni di essi».

I modelli che la nostra società ci impone. Quanto incidono sulle nostre fragilità e insicurezze?

«La società attuale ci impone modelli troppo severi ed ispirati a magrezza, bellezza e popolarità . Si trasformano in dogmi, soprattutto per i più giovani. Attueremo un percorso inverso, che ci renda consapevoli dei veri desideri personali. Sentirsi bene, il più delle volte, non si ottiene replicando modelli preimposti e imposti. Anzi».

Cosa impareremo anche da casa, seguendo il reality?

«Impareremo a capire cosa lasciare andare e cosa trattenere, ad esempio. Lavoreremo sulla perdita, sui sentimenti come la compassione e accettazione. L’importante sarà instaurare un rapporto di fiducia con sé stessi. Mi auguro che le persone selezionate si affideranno con fiducia a noi coach. E’ un momento storico speciale: si respira nell’aria in una rinvigorente voglia di rinascere. C’è tanta voglia di tornare alla normalità. Questo programma rappresenta una finestra di rinnovata fiducia nel futuro, nel prossimo, in sé stessi. Sarà un ritorno, condiviso, empatico e gioioso, alla normalità”. 

Perché rinascere?

«Se non rinasceremo, se non torneremo a guardare la vita con l’innocenza e l’entusiasmo dell’infanzia, non ci sarà più significato nel vivere”. Riprendo l’aforisma di Paulo Coelho, per augurare a tutti un percorso nuovo, Sono certo che seguendoci in tv otterranno qualche coordinata preziosa per sentirsi meglio e vivere più serenamente il proprio tempo».