Boscotrecase, intervento dell'équipe di emodinamica per la prevenzione di ictus

Su paziente 80enne

boscotrecase intervento dell equipe di emodinamica per la prevenzione di ictus

Il team medico diretto dal dottor Tullio Niglio ha effettuato con successo l'intervento di chiusura percutanea dell'auticola sinistra dove si possono formare trombi che danno origine a fenomeni di embolia.

Boscotrecase.  

Un intervento che si rivela prezioso per al prevezione dell'ictus è stato realizzato con successo su un paziente ottantenne nella struttura sanitaria di Boscotrecase dall'équipe di emodinamica coordinata dal dottor Tullio Niglio attraverso la chiusura percutanea dell’auricola sinistra (Laac).
“Questa procedura - spiega Giuseppe Russo direttore generale dell’Asl Napoli 3 Sud - inaugura un nuovo ambito di attività delle unità operative di emodinamica e di cardiologia che, già riconosciute per l’alta qualità nel campo dell’interventistica coronarica, intendono offrire alla popolazione una risposta alla domanda di cura nel settore delle cardiopatie strutturali”.

“L’intervento ha implicazioni cliniche molto rilevanti nel nostro territorio - afferma il dottor Attilio Varricchio direttore della cardiologia dell’ospedale di Boscotrecase . In alcune malattie aritmiche del cuore, per esempio fibrillazione atriale, si formano trombi (coaguli di sangue) all’interno dell’auricola sinistra, una piccola appendice dell’atrio sinistro del cuore. Coaguli che una volta formati, migrano in vari organi (embolizzazione), più spesso nel circolo cerebrale, determinando l’ictus ischemico (ischemia cerebrale acuta)”.

La prevenzione dell’ictus in questi pazienti si fonda sull’uso di farmaci anticoagulanti orali da assumere a vita. Tuttavia una quota importante non può assumerli per controindicazioni. L’intervento di chiusura percutanea dell’auricola sinistra consente quindi di eliminare la necessità di anticoagulanti ed è l’unica alternativa possibile per proteggere dall’ictus quell’ampia quota di pazienti per i quali la terapia anticoagulante non può essere iniziata, viene interrotta, o si rivela inefficace.
L’intervento condotto in anestesia generale, grazie al contributo del dottor Angelo Naclerio di anestesia e rianimazione, è stato portato a termine con successo dal dottor Tullio Niglio dalla dottoressa Tania Silvestri e del dottor Michele Marcì con il contributo del personale di sala Attilio Monaco e Antonio Federico.