Piano di Sorrento, il sindaco Cappiello: siamo sconvolti per quanto accaduto

La comunità si interroga sull'efferato delitto consumatosi in un garage nel borgo di Trinità

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La vittima, Anna Scala di 56 anni, assassinata a coltellate dal suo ex compagno Salvatore Ferraiuolo oggi rinchiuso a Poggioreale dopo aver confessato il delitto. L'on. Annarita Patriarca: è necessario fare un salto di qualità a difesa delle donne.

Piano di Sorrento.  

L'omicidio di Anna Scala, la 56enne parrucchiera di Vico Equense brutalmente assassinata dal suo compagno Salvatore Ferraiuolo dal quale si era separata sporgendo per ben due volte denuncia per stalking ai Carabinieri, ha scioccato la comunità di Piano di Sorrento dove in un garage di Via San Massimo nel borgo di Trinità si è consumato l'efferato delitto.

Il sindaco Salvatore Cappiello: "Siamo inorriditi per l'accaduto, vicini ai familiari di Anna"

Nelle parole del primo cittadino, Salvatore Cappiello, si legge tutto lo sconcerto per una vicenda "...si cui siamo soliti sentirne in televisione e che oggici impegna ancora di più a intensificare le azioni di sensibilizzazione civica sui temi del rispetto delle donne e del contrasto a ogni forma di violenza", spiega il sindaco che nel consiglio comunale ospita una poltrona rossa sulla quale campeggia il cartello "posto occupato" a testimoniare la presenza del tema "femminicidio" nella sede istituzionale dell'Ente.

In aggiunta alle riflessioni del sindaco nella video intervista che qui vi proponiamo abbiamo raccolto la dichiarazione della giovane consigliera Katia Veniero, delegata alle pari opportunità: "Quando si parla di tragedie siamo portati a pensarle immediatamente lontano da noi. Ed invece l’ultimo evento di cronaca che ha sconvolto la Penisola ci ha messo di fronte al fatto che un femminicidio può far parte della nostra realtà e che il nostro tessuto sociale non è immune da certi fenomeni.
Il suono delle sirene che ieri riecheggiava per la frazione di Trinità già lasciava presagire un qualche evento disastroso. Quasi contemporaneamente i social venivano inondati dalle prime testimonianze. Personalmente ho ritenuto opportuno invitare all’attesa, al silenzio ed al rispetto per combattere un re-posting selvaggio di ipotesi e notizie ancora frammentate.

Katia Veniero: "Da soli si va più veloci, ma insieme si va più lontano"

Raccogliere le prime impressioni ed i racconti di chi abita nelle vicinanze mi ha posto di fronte ad una sfaccettatura a volte sottovalutata: la necessità di accompagnare ed assistere anche chi è testimone involontario di queste follie e ne resta sconvolto.
Tutta Piano è stata testimone, suo malgrado, di questa tragedia, e credo fortemente che solo facendo rete e puntando ad azioni concrete si possano raggiungere dei risultati. Questa è la linea che ha da sempre accompagnato e sempre accompagnerà il mio operato, come si dice, “da soli si va più veloci, ma insieme si va più lontano”. In tempi congrui l’obiettivo è quello di convocare un tavolo di confronto con le altre amministrazioni e gli enti che operano nel settore, per affiancare ai tanti ed utilissimi eventi di sensibilizzazione, azioni diverse e concrete che sono sicura scaturiranno copiose da questi incontri".

L'on. Annarita Patriarca: occorre migliorare e perfezionare i meccanismi di difesa delle donne

Sul delitto consumatosi a Piano di Sorrento è intervenuta anche l'On. Annarita Patriarca di Forza Italia, componente della Commissione Bicamerale d'inchiesta sul femminicidio: "L'uccisione a sangue freddo di Anna Scala, avvenuta a Piano di Sorrento, sconvolge per la brutalità e per l'indifferenza dimostrata dall'omicida nell'agire in strada, davanti ai testimoni, coltello in pugno. In questo momento di dolore non possiamo che esprimere vicinanza alla famiglia e all'intera comunità della Penisola Sorrentina e confidare in un veloce intervento della giustizia. La violenza di genere ha assunto dimensioni emergenziali tanto dal punto di vista sociale quanto dal punto di vista culturale, e non solo in Campania – ha aggiunto la parlamentare azzurra – Un fronte, quest'ultimo, per cui la strada da percorrere è ancora molto lunga, purtroppo. È fondamentale migliorare e perfezionare i meccanismi di difesa delle donne che trovano il coraggio di denunciare, come appunto era capitato ad Anna Scala perché ancora oggi, malgrado specifiche leggi a tutela, le donne sono lasciate sole a fronteggiare situazioni di pericolo fisico e psicologico ad opera di compagni ed ex compagni. Il nostro impegno, come commissione d'inchiesta, servirà anche a riorganizzare questo genere di strumenti normativi".

(Nella foto il sindaco Salvatore Cappiello)