De Luca: Sul Def ho sentito troppe sciocchezze

Il Presidente risponde alle opposizioni in aula sul DEF

Napoli.  

Il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha risposto in aula alle critiche della capogruppo del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino. La consigliera pentastellata aveva affermato, commentando il DEF, che “la Campania è ultima per spesa pro capite di welfare, presenta una diffusione della povertà superiore alla media italiana e una diseguaglianza più ampia dei redditi è un sanità continua a ridursi il numero dei posti letto disponibili. Dopo "Mai più ultimi" e "A testa alta", di fronte a questi numeri impietosi, dopo 5 anni in cui non si è prodotto alcun risultato e alcuna inversione di tendenza, lo slogan della prossima campagna elettorale con cui presentarsi ai cittadini della Campania chiedendo di governare altri 5 anni dopo 5 anni in cui non si è fatto ciò che si era detto, quale sarà? "Scusate il ritardo"?”

“Saremo puntigliosissimi sulla legge di bilancio, e risponderemo punto per punto alle sciocchezze che mi è capitato di sentire in questa aula oggi” ha detto De Luca nel suo intervento che ha chiusi la seduta mattutina nella quale si è discusso sul Documento di Economia e Finanza della Regione Campania

“Spiegheremo - ha aggiunto il presidente - perché la Campania è diventata la prima regione d'Italia sulla base di dati di fatto certificati da enti terzi e non perché lo diciamo noi". 

Il governatore ha accolto anche l’auspicio del co digliene del Partito Democratico Antonio Marciano che aveva chiesto alla giunta di rimanere concentrati sul lavoro da fare nell'ultimo tratto di legislatura prima della scadenza elettorale. "Rimarremo concentrati sul lavoro per la nostra comunità - ha spiegato De Luca - mancano ancora dieci mesi. La data delle elezioni non è ancora stata decisa, potremmo andare a votare anche a settembre per regalarvi un agosto di sofferenza ed espiazione. Su sanità, trasporti, politiche universitarie e culturali, spiegheremo dati di fatto alla mano che questa è un'altra regione, grazie al sangue buttato. Per il resto - ha concluso De Luca - chi può fa e chi non può fa i tweet".