Regionali: dalla Liguria segnali per la Campania

Su Rousseau gli attivisti votano a favore di un'intesa con il Pd per le elezioni liguri

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Napoli.  

Dalla Liguria arriva il primo voto della piattaforma Rousseau che sancisce l’inizio di una trattativa del Movimento 5 Stelle per le regionali con il Partito Democratico e con altra forze civiche. 

Si sono espressi 1.664 militanti e ben 960 si sono detti favorevoli ad aprire un tavolo mentre i contrari, i duri e puri, sono stati 704. Dunque il Movimento si siede al tavolo per provare a diventare una forza capace di trattare anche sui territori. 

Una notizia accolta con favore dai dirigenti romani del Partito Democratico che vedono in questo voto sulla piattaforma la possibilità di aprire un laboratorio per i territori che andranno al voto, coronavirus permettendo. 

Anche la decisione sulla Campania, come ha scritto il reggente del Movimento, Vito Crimi, sarà sottoposta al voto degli attivisti grillini, ma qui da noi la situazione è ben diversa. 

Il Movimento locale non è per nulla disposto a fare accordi con Vincenzo De Luca, che per un lustro ha rappresentato un nemico giurato sia mediaticamente che nell’aula del Consiglio Regionale, dove l’opposizione di Valeria Ciarambino e del gruppo pentastellato, ha assunto toni molto forti. Oggi dunque immaginare che un risultato simile possa uscire anche dalle votazione sulla Campania è impensabile. 

Stesso oggi a smorzare gli entusiasmo di una dirigenza nazionale dem che sembra sempre più disposto a sacrificare Vincenzo De Luca pur di rinsaldare un patto di governo che oggi si tiene in piedi solo a causa dell’emergenza nazionale, ci ha pensato il sottosegretario alla Difesa Angelo Tofalo. Il pentastellato proprio da Salerno, la città del presidente, ha lanciato un attacco frontale al governatore uscente promettendo che gli attivisti grillini “daranno un colpo a De Luca”,

"Gli iscritti, andando a dare l'ok a Sergio Costa - ha spiegato Tofalo - sicuramente daranno un colpo quasi definitivo a Vincenzo De Luca. Quindi mi auguro che i nostri iscritti facciano questa riflessione importante soprattutto per presentare un progetto forte e per cambiare la Campania davvero. Vogliamo canalizzare le migliori energie della Campania per quanto riguarda la società civile e chi da anni fa un'importante lotta sul territorio per cambiare la politica nella nostra regione. Essere arrivati a individuare una persona ampiamente riconosciuta che sta avendo un grande consenso è sicuramente un grande risultato. Nei prossimi giorni ci sarà il check e il passaggio ai nostri iscritti”.

Dunque ora le cose per Vincenzo De Luca si mettono male e se il centrodestra continua a temporeggiare e a dividersi, il governatore uscente rischia di ritrovarsi sommerso dal fuoco amico e il cerchio potrebbe chiudersi tra Pd e 5 Stelle proprio senza il presidente. Un segnale chiaro è giunto anche dal tavolo degli alleati di governo convocato dal segretario regionale del Pd campano Leo Annunziata e dalle altre forze di governo. Al tavolo oltre all’assenza dei 5 Stelle si è fatta pesare anche quella di Italia Viva, con i renziani pronti a fare da soli o forse solo impegnati in un tentativo di rilancio. Fatto sta che al tavolo era presente anche il segretario metropolitano di Napoli Marco Sarracino, che ora sta provando a far diventare l’esperimento Sandro Ruotolo un modello per le regionali, speriamo solo che tutto questo chiacchiericcio non serva a portarsi dietro di quel “modello Ruotolo” solo la bassissima partecipazione elettorale con meno di un elettore su dieci che ha avuto la grinta e la voglia di recarsi alle urne.