Da un lato la guerra in Ucraina e il delicato equilibrio diplomatico internazionale, dall’altro l’annuncio di un progetto ambizioso destinato a rafforzare l’eccellenza della sanità pubblica campana. Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca torna al centro della scena, mescolando riflessioni di politica estera a progetti concreti per il territorio.
A margine di una conferenza stampa a Napoli, De Luca ha risposto ai cronisti che gli chiedevano una posizione rispetto all’appello lanciato da Julija Navalnaja, vedova di Aleksej Navalny, il dissidente russo morto in carcere. L’argomento è delicato: la gestione dei rapporti con il presidente russo Vladimir Putin.
“In questo momento stanno parlando con quello che decide, che non è un direttore d’orchestra, ma si chiama Putin. E ci stanno parlando tutti quanti, da Macron a Trump, agli invitati di Trump, con grande cordialità. Cosa proponete? Di chiudere anche i canali di comunicazione con Putin?”, ha detto il governatore campano, sottolineando la necessità di non chiudere i ponti con Mosca nonostante le responsabilità nella guerra.
“La nostra linea sulle vicende dell’Ucraina – ha aggiunto – è quella che abbiamo annunciato tre anni fa: Putin è colpevole e rimane colpevole. L’Occidente non è innocente, perché non ha fatto nulla per impedire l’invasione. Siamo solidali con il popolo ucraino, abbiamo accolto migliaia di cittadini ucraini nel nostro territorio, abbiamo dato prova di solidarietà. Ma non intendiamo accettare logiche di preclusione o di interruzione del dialogo, perché questo non aiuta la pace”.
Un discorso che ricalca lo stile diretto e provocatorio che ha sempre contraddistinto il presidente campano, capace di esporsi anche su temi di caratura internazionale con posizioni nette, ma spesso pragmatiche. La difesa del dialogo, anche con chi è responsabile di una guerra, è presentata come strumento per avvicinare la pace, non come segnale di ambiguità.
Ma non c’è solo geopolitica nel messaggio lanciato da De Luca. Nella stessa giornata, il presidente ha anche annunciato la nascita di un nuovo polo di eccellenza sanitaria nel cuore di Napoli: l’Istituto campano di Neuroscienze (ICAN), che sorgerà nell’area dell’Ospedale del Mare.
“È un investimento di circa 70 milioni di euro – ha spiegato – per realizzare una struttura che concentra attività di neurochirurgia, di chirurgia oncologica e, soprattutto, di ricerca scientifica nel campo dell’oncologia. Vogliamo creare un centro integrato, simile alle realtà di eccellenza come il Besta di Milano o l’Istituto neurologico di Bologna, ma puntiamo anche a fare qualcosa di più, integrando la ricerca con l’attività ospedaliera quotidiana”.
Un progetto ambizioso, presentato dal direttore generale dell’ASL Napoli 1 Centro, Ciro Verdoliva, e dal direttore dell’Unità Operativa Complessa di Neurochirurgia, Giuseppe Catapano, che punta a rafforzare ulteriormente l’immagine della Campania come regione capace di offrire una sanità di livello nazionale e internazionale.
Nel rivendicare i risultati raggiunti in dieci anni di governo regionale, De Luca non ha risparmiato nuove stilettate ai suoi avversari politici: “In questi mesi ho sentito esponenti politici intervenire sulle vicende della Regione. Alcuni, sul piano umano, sono miserabili; sul piano politico e culturale delle nullità, e in qualche caso perfino ladri. Intervengono a ruota libera su cose sulle quali non hanno nessuna competenza”.
Poi il monito: “Noi rimaniamo concentrati non sulla politica politicante, in alcuni casi squallida, ma sui grandi progetti che riguardano famiglie, cittadini, pazienti. Da una parte c’è chi chiacchiera, dall’altra chi lavora per raggiungere obiettivi di assoluta eccellenza”.
