"Dal giorno dell'annuncio della sua candidatura, Roberto Fico ha avuto appena otto follower in più. Nulla. A dimostrazione di quanto poco si creda nelle capacità del candidato scelto da Manfredi. Ci confronteremo con lui su ambiente, impresa, rifiuti e sanità ed emergeranno le profonde differenze che ci consentiranno di vincere le regionali". E' il commento al vetriolo di Fulvio Martusciello, segretario regionale di Forza Italia in Campania dopo il via libera alla candidatura dell'ex presidente della Camera per la coalizione di centrosinistra.
Il centrosinistra e l’accordo Fico-De Luca
Superati i malumori interni al PD per l’assegnazione della segreteria regionale a Piero De Luca, si stanno ora limando i dettagli in vista del congresso di fine settembre. Alcune tensioni sono sorte ieri sulla composizione della commissione congressuale, ma la strada per Roberto Fico è ormai spianata. L’ex presidente della Camera sarà ufficialmente investito della candidatura a metà settimana a Napoli da Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle. Domenica toccherà invece a Elly Schlein presentarlo alla Festa de l’Unità di Reggio Emilia.
Tutti gli occhi, però, sono puntati sul governatore uscente Vincenzo De Luca, atteso oggi pomeriggio per la sua prima diretta social dopo la pausa estiva. Finora silenzioso sull’appoggio a Fico, il governatore – dopo aver garantito il ruolo di segretario al figlio Piero – dovrebbe ora schierarsi ufficialmente.
Il centrodestra e la caccia al candidato
A tre mesi dal voto, anche il centrodestra accelera per trovare i candidati, il quadro politico inizia a definirsi. L'obiettivo è trovare un nome condiviso che possa rappresentare la coalizione di governo, in una partita che resta aperta soprattutto in Veneto, Campania e Puglia. I leader nazionali – Meloni, Salvini e Tajani – sono in contatto costante e una riunione per fare il punto potrebbe arrivare già nella prossima settimana, se non addirittura prima. “C’è tempo”, ha affermato il ministro degli Esteri Antonio Tajani, sottolineando come la priorità della coalizione sia “trovare il miglior candidato possibile per vincere, non una semplice lottizzazione”.
La chiave per sbloccare lo stallo sembra essere il Veneto: un accordo su un candidato leghista aprirebbe la strada a Fratelli d’Italia e Forza Italia per le indicazioni in Campania e Puglia. In Campania, il nome più gettonato resta quello del viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli. L’altra opzione politica è Mara Carfagna (Noi Moderati), mentre l’ipotesi di un profilo civico, fortemente sostenuta proprio da Forza Italia, resta concreta. Nel frattempo, sembrano allontanarsi i nomi dei rettori Lorito e Nicoletti. Riemerge, l’ipotesi Sangiuliano, al momento però favorito come capolista.
Con le schede che si stampano e il tempo a disposizione che si riduce, le prossime 48 ore potrebbero essere decisive per disegnare la mappa degli sfidanti.
