Coppa America a Napoli, scontro De Luca-Manfredi su appalto da 150 milioni

Il sindaco replica al governatore: "Procedure legali, non servono lezioni"

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La Regione Campania aveva segnalato all'Anac un appalto "forzato e pericoloso" per i lavori a Bagnoli.

Napoli.  

È scontro istituzionale a colpi di carte bollate sulla Coppa America del 2027 a Napoli. Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha denunciato all’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac) una procedura di affidamento da 150 milioni di euro ritenuta “forzata, non legittima e pericolosa”, gettando ombre sulla trasparenza dei maxi-lavori necessari a Bagnoli per ospitare le regate.

La polemica, covata da settimane, è esplosa ieri quando De Luca ha reso pubblica una segnalazione inviata all’Anac lo scorso 11 agosto. Il cuore della contestazione riguarda l’intenzione di affidare a un’impresa, il raggruppamento Deme, la progettazione e l’esecuzione degli interventi infrastrutturali. La critica principale è il metodo: si vorrebbe affidare un incarico triplo per valore (150 milioni) a un’azienda che aveva partecipato a una gara vent’anni fa per soli 50 milioni. “Una cosa forzata, dannosa e pericolosa”, l’accusa di De Luca, che già a luglio aveva ironizzato sul rischio che “la Coppa America finisca a Poggioreale”, il carcere di Napoli.

La Regione, secondo il governatore, è tenuta deliberatamente fuori dall’organizzazione, in un clima di opacità: “Probabilmente hanno interesse a fare le cose un po’ ovattate, occultate”. De Luca propone invece gare accelerate ma trasparenti, selezionando imprese da liste prefettizie.

Dall’altro lato della barricata, il sindaco di Napoli e commissario per Bagnoli, Gaetano Manfredi, replica piccato. “Noi non abbiamo bisogno di lezioni, né di competenza, né di trasparenza da nessuno”, ha dichiarato, spiegando che l’affidamento a Deme è un obbligo scaturito da un contenzioso vinto dall’azienda contro lo Stato. Manfredi assicura che ogni passaggio è concertato con l’Anac e l’Avvocatura dello Stato, definendo la polemica “assolutamente inutile” e legandola al “cambio in Regione”, in un chiaro riferimento allo scontro politico con De Luca.

A complicare il quadro, i documenti dell’Anac. L’Autorità anticorruzione, in note inviate a settembre al commissariato di Bagnoli, ha precisato di non aver concesso “alcun placet o avallo”, avendo anzi rilevato “diverse criticità” e sottolineato come il contesto, con l’arrivo della Coppa America, sia mutato al punto da richiedere una revisione dei protocolli.

Mentre le istituzioni si accusano a vicenda, l’evento che dovrebbe portare turismo e sviluppo rischia di restare avvolto in una nuvola di polemiche, con l’Anac che vigila e i cantieri che, per ora, non partono. La sfida per Napoli è ora dimostrare di saper correre per i tempi della Coppa America senza inciampare nelle procedure.