La Camera dei Deputati ha approvato in via definitiva il decreto-legge n. 116, recante nuove disposizioni urgenti contro le attività illecite in materia di rifiuti, per la bonifica della cosiddetta Terra dei Fuochi e per l'assistenza alla popolazione colpita da eventi calamitosi.
Il provvedimento, già licenziato dal Senato, è ora legge dello Stato con 137 voti favorevoli, 3 astenuti e 85 voti contrari.
Il decreto introduce pene più severe contro chi inquina, con l'arresto in flagranza per reati ambientali gravi, la sospensione della patente per gli autisti coinvolti, il fermo dei veicoli e l'esclusione dall'Albo dei gestori ambientali per le imprese fuorilegge. Viene inoltre istituito il Dipartimento per il Sud presso la Presidenza del Consiglio, con poteri di indirizzo e coordinamento, e un Commissario unico per la bonifica dotato di un fondo straordinario di 15 milioni di euro già per il 2025.
"Abbandoni, traffico illecito, rifiuti pericolosi: una legge che finalmente concretizza con azioni forti ma anche repressive seguendo il principio chi inquina paga; la nuova legge punisce molto più severamente rispetto al passato, con arresti, sospensioni e l'esclusione dall'Albo dei gestori ambientali – un segnale chiaro! Eppure – sottolinea la consigliera regionale indipendente Marì Muscarà – 85 parlamentari hanno votato contro: forse per loro è più importante proteggere chi sporca piuttosto che difendere l'ambiente."
Muscarà rileva inoltre come i 15 milioni di euro stanziati per il 2025 , a copertura dei prossimi tre mesi, rappresentando un primo segnale ma restino una cifra giudicata insufficiente dalle opposizioni:
"Vorrei ricordare - aggiunge - che proprio le opposizioni, specialmente i 5 stelle, in passato, hanno cancellato commissioni speciali e strumenti di controllo fondamentali per la difesa del nostro territorio. Oggi giudicano i fondi pochi, ma non si ricordano delle loro responsabilità. Non dimentichiamo che già a luglio di quest'anno per l'ennesima volta il mio ordine del giorno sulla Terra dei Fuochi non è stato discusso, ormai si è capito che non c'è la volontà di affrontare certe tematiche.
La Terra dei Fuochi ha bisogno di bonifiche reali, di controlli quotidiani e di una presenza forte dello Stato. Servono risorse vere, trasparenza e politica responsabilità per garantire finalmente giustizia a un territorio martoriato e ai suoi cittadini. " - conclude Muscarà.
