"Il simbolo rappresenta il mio percorso: politico, sul territorio e istituzionale". Con queste parole Roberto Fico, candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Campania, ha presentato oggi all'Hotel Mediterraneo di Napoli la lista civica "Fico Presidente" che lo affiancherà nella corsa a Palazzo Santa Lucia. Un atto con cui il candidato governatore, ex presidente della Camera, delinea ulteriormente il perimetro della sua sfida elettorale, basata su dialogo, legalità e attivismo territoriale.
Il percorso e la squadra: dalle imprese alle cooperative e i beni confiscati
"Una lista che rappresenta il mio percorso", ha ribadito Fico, spiegando che il simbolo blu con la scritta gialla e il perimetro della Campania in bianco vuole essere l'emblema di un cammino politico e istituzionale che parte dal territorio. Ma la lista, assicura, non è un'operazione personale: "Sono convinto che questo sia stato il percorso dei tanti che sono entrati in Parlamento, che hanno lavorato senza mai mollare sui territori, nelle cooperative, tanti imprenditori coraggiosi e dei tanti che hanno lottato per la legalità".
Nella squadra, ha garantito Fico, "ci sarà un contributo molto grande da parte di imprenditori, professori universitari, della scuola, del mondo sociale, del mondo delle cooperative". Un concentrato di "volti nuovi" provenienti dal tessuto civile e associativo campano.
I capilista presentati per le cinque province sono:
Napoli: Giovanni Russo, 44 anni, direttore della Masseria Antonio Esposito Ferraioli di Afragola, bene confiscato alla camorra.
Salerno: Alfonso Annunziata, avvocato e fondatore della sezione ANPI di Scafati.
Caserta: Virginia Anna Crovella, operatrice sociale con esperienza nell'accoglienza dei rifugiati.
Avellino: Maria Laura Amendola, giornalista e attivista, fondatrice dell'associazione 'Io Voglio Restare in Irpinia'.
Benevento: Francesco Fiorillo, docente universitario geologo.
Tra i nomi di spicco della circoscrizione di Napoli anche l'attivista Lgbtqai+ Salvatore Simioli, già vicepresidente nazionale di Arcigay, e Davide D'Errico, fondatore del 'Vicolo della cultura' e impegnato nella lotta alla camorra.
Il metodo: dialogo leale e liste pulite
"La costante di tutto deve essere il dialogo", ha affermato con forza Fico, rispondendo anche alle domande sul rapporto con il governatore uscente Vincenzo De Luca. "Stiamo lavorando in modo saldo – ha aggiunto l'ex presidente della Camera – stiamo costruendo e la costruzione si fa esclusivamente con il dialogo con il presidente uscente, con le parti della società che vogliono collaborare".
Un valore aggiunto da portare in Campania, secondo Fico, è proprio la capacità di uscire dai problemi "con il dialogo, con la lealtà istituzionale, non tramite l'ascolto di un colore politico o di un altro". Un chiaro riferimento a un metodo di governo che vuole distinguersi da logiche di partito. "Dai problemi si esce cercando in modo leale, onesto, collaborativo e costante di essere istituzione per tutti e per tutte".
Sul tema delle candidature, Fico ha tenuto a precisare l'assenza di imposizioni dalla coalizione: "È chiaro che tante persone hanno chiesto di partecipare. Molti sono stati chiaramente accettati perché rappresentano un percorso". "I lavori – ha sottolineato – sono sempre collettivi, di dialogo. È stato un grande lavoro e io credo che sia un grande risultato questa lista".
Il programma: aree interne, sindaci e "mare come diritto sociale"
Sul piano amministrativo, Fico ha ribadito l'obiettivo di costruire un rapporto stabile con gli enti locali. "La Regione Campania dovrà essere un luogo aperto, che dialoga con i territori, con i sindaci e le amministrazioni. La co-programmazione si può fare solo così: mettendo intorno a un tavolo chi conosce le esigenze reali".
Un passaggio specifico è stato dedicato alle aree interne, con l'annuncio di una proposta operativa: "Dobbiamo creare un'unica unità operativa dedicata, unendo le diverse direzioni regionali che oggi si occupano frammentariamente di pezzi di questi territori. Così potremo lavorare in modo coordinato sulla programmazione dei finanziamenti".
Infine, un accenno al tema ambientale e della vivibilità urbana, con una promessa che punta dritto al simbolo della crisi ambientale campana: "Dobbiamo realizzare una grande spiaggia che da San Giovanni a Teduccio arrivi fino a Castellammare di Stabia, con mare balneabile ovunque. Il mare deve diventare un nuovo diritto sociale: scendere da casa e poter fare un bagno deve essere una normalità".
Campagna low-cost e appello contro l'astensionismo
In controtendenza con le classiche spese elettorali, Fico ha annunciato una campagna a basso costo. "Non prevedo una campagna elettorale con grandissime spese e finanziamenti. Faremo probabilmente una piccola campagna tra i cittadini, le persone che vogliono finanziare la campagna elettorale". Niente finanziatori tra le imprese, quindi, ma eventualmente "qualche cena elettorale" o una raccolta fondi tra i sostenitori. "È una scelta", ha concluso.
L'evento si è chiuso con un appello al voto e contro la deriva dell'astensionismo. "Il voto oggi è fondamentale e il mio appello a tutti i cittadini è di andare a votare", ha esortato Fico. "La politica e i partiti non devono essere autoreferenziali o arroccati su se stessi, altrimenti non riusciamo a connetterci con le esigenze della popolazione. La democrazia si basa anche sulla partecipazione al voto: più persone vanno a votare e più la scelta è consapevole, forte e sorretta da una democrazia sana".
Con la lista "Fico Presidente", che "sarà presente in tutte le province", il candidato progressista consolida così il suo "tassello" all'interno della coalizione di centrosinistra, con l'obiettivo dichiarato di "battere la destra e essere la vera alternativa alla destra anche nazionale".
