Napoli, Gattuso: "Comincerò a controllare anche i tacchetti"

Il tecnico ai tifosi: "Venite allo stadio. Dopo, quando perdiamo, ci tirate di patate, arance"

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Napoli.  

"Qualcuno mi prende per scemo, ma penso che la squadra, a tratti, ha espresso un buon gioco". Rino Gattuso ha analizzato così il ko del suo Napoli contro l'Inter nella sala stampa dello stadio San Paolo. "Sicuramente, da quando sono arrivato io, abbiamo preso tre gol perché siamo scivolati. - ha spiegato il tecnico azzurro - Da domani comincerò pure a guardare i tacchetti prima che i giocatori scendano in campo, perché non si può. Non è un caso. Non voglio sentire parlare di sfortuna. Bisogna continuare a lavorare, tenere meglio il campo. Con la linea di centrocampo ci siamo fatti saltare sempre in modo facile".

Sull'ambiente partenopeo (fischi a Lorenzo Insigne e Fabian Ruiz, cori contro Aurelio De Laurentiis): "Sono disposto anche a fare l'appello, a incontrare, anche se non è roba mia. Io penso che non è facile, ma non deve essere un alibi per noi. Siamo dei professionisti. Anch'io ho sentito dei vaffa, non valgo nulla... E va bene. Io devo continuare, devo continuare a lavorare, a entrare nella testa dei giocatori. Ma è giusto così però. Anche la qualità di questi giocatori. Se i tifosi, in questo momento, hanno altre problematiche. Se i tifosi si aspettano che questa squadra, ed è giusto che si aspettino che questa squadra possa dare di più, come posso dire un qualcosa. Posso soltanto dire: venite allo stadio, incitateci per 90 minuti. Dopo, quando perdiamo, ci tirate i pomodori, le patate, le arance e prenderemo le patate e le arance. Posso solo fare questo appello qua. Dopo ci sono altre problematiche a livello di daspo che non mi riguardano. Non ho le capacità di giudicare questi aspetti qua".