È ora di tirare le somme a questa Italia di cui si spera fino a settembre - epoca della prossima accoppiata di accesso agli Europei - di non parlare più.
La squadra è obbrobriosa, per carenze strutturali ormai insite nel sistema-calcio nella sua interezza (di chi le colpe?), ma anche per "merito" di Roberto Mancini, che lascia a casa Mattia Zaccagni, unica ala sinistra italiana di rilievo, e terzini sinistri di ottimo livello, per mettere la più brutta fascia mancina di sempre, con un ex calciatore come Emerson e un non-calciatore come Gnonto. In sua vece Grifo, che è pure peggio.
