Arianna, sei finalmente libera: dopo 18 anni si chiude il calvario giudiziario

Siglato in Regione l'accordo per la "bambina di legno" condannata da un errore sanitario

arianna sei finalmente libera dopo 18 anni si chiude il calvario giudiziario
Cava de' Tirreni.  

"Un abbraccio ad Arianna Manzo, al fratello e ai suoi genitori per i quali siamo finalmente riusciti a terminare un calvario lungo 18 anni. Nulla che tolga dolore per la tragedia umana e familiare, ma di sicuro potrà cominciare una vita diversa, con un po' di serenità in più per tutti e soprattutto per Arianna, oggi 17enne, vittima poco dopo la sua nascita, di un grave episodio di malasanità". Con queste parole Vincenzo De Luca ha presenziato alla firma della transazione che liquida il risarcimento giudiziario per la ragazzina di Cava de' Tirreni.

Arianna, ribattezzata "la bambina di legno" per le gravi malformazioni riportate dopo un errore medico, è stata al centro di un'aspra battaglia giudiziaria che ha visto impegnati i familiari, assistiti dall'avvocato Mario Cicchetti. Per i genitori e il fratello di Arianna, tutti originari di Cava de' Tirreni, si chiude una lunga e dolorosa parentesi. 

"E' una di quelle vicende che lasciano sconcertati, che si trascinava ormai da 18 anni. All'epoca Arianna era una bambina, oggi è una ragazza. Abbiamo voluto dare una svolta per ragioni di umanità: se avessimo atteso l'intero iter giudiziario avremmo aspettato altri 20 anni. Ecco perché - ha sottolineato De Luca - abbiamo voluto mettere la parola fine a questa storia".

 

 

Per la famiglia di Arianna è stato stanziato un risarcimento di 3 milioni di euro: "Ora potranno acquistare un appartamento al piano terra senza barriere architettoniche e garantire assistenza quotidiana alla ragazza. Insomma - ha concluso De Luca - si potrà riacquistare uno standard di vita accettabile. Resta una tragedia, ma dopo 18 anni abbiamo fatto di tutto per trovare una soluzione positiva".