Ospedale Ruggi: detenuto ricoverato d'urgenza aggredisce tre agenti

L'uomo ha tentato l'evasione. La denuncia del Sappe sulle condizioni della polizia penitenziaria

ospedale ruggi detenuto ricoverato d urgenza aggredisce tre agenti
Salerno.  

Tre Agenti della Polizia Penitenziaria sono stati feriti da un detenuto ricoverato d'urgenza. L'uomo aveva ingerito candeggina all'interno del carcere di Fuorni. L'episodio è stato denunciato da Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe.

Il carcerato, di origini campane, al pronto soccorso, una volta tolte le manette per le visite di routine, con una manovra repentina ha cercato di scappare, spintonando gli agenti, ma è stato bloccato e trasferito presso il reparto detentivo presente nella struttura ospedaliera.

Nel corso della colluttazione è stato ferito personale della Polizia Penitenziaria.

“Questa mattina – racconta Donato Capece – nel reparto detentivo dell’ospedale, il violento detenuto mentre veniva accompagnato al bagno, in maniera imprevedibile e con inaudita violenza ha aggredito i poliziotti penitenziari operanti che nonostante i violenti colpi subiti sono riusciti ad immobilizzarlo ed metterlo in sicurezza. Purtroppo uno dei due colleghi aveva la peggio e gli sono stati riconosciuti ben 25 giorni di prognosi per le lesioni subite, mentre l’altro se la cavava con 7 giorni di prognosi. Sono stati momenti di grande tensione e pericolo – continua Capece - gestiti però con grande coraggio e professionalità dai poliziotti penitenziari, che sono stati anche minacciati insultati e colpiti dall’uomo, che forse aveva inscenato tutto per una probabile evasione.

L’evento è stato particolarmente critico perché posto in essere in una corsia di ospedale ma è stato gestito al meglio dalla Polizia Penitenziaria, che paga pesantemente in termini di stress e operatività questi gravi e continui episodi critici. Ai colleghi feriti va la nostra vicinanza e solidarietà nonché un ringraziamento particolare per l’intervento che, incuranti di qualsiasi pericolo e nonostante le conseguenze riportate, ha permesso di bloccare il violento".

Capece denuncia poi “una volta di più le quotidiane difficoltà operative con cui si confrontano giornalmente le unità di Polizia Penitenziaria in servizio nei Nuclei Traduzioni e Piantonamenti: agenti che sono sotto organico, non retribuiti degnamente, con poca formazione e aggiornamento professionale, impiegati in servizi quotidiani ben oltre le 9 ore di servizio, con mezzi di trasporto dei detenuti spessissimo inidonei a circolare per le strade del Paese, fermi nelle officine perché non ci sono soldi per ripararli o con centinaia di migliaia di chilometri già percorsi”.