Soccorsa una famiglia dispersa a Sacco ed una escursionista a Maiori

"Troppa superficialità": le indicazioni del soccorso alpino soprattutto per i cercatori di funghi

soccorsa una famiglia dispersa a sacco ed una escursionista a maiori
Sacco.  

Paura per una famiglia del napoletano, ieri pomeriggio, a Sacco. Mamma, papà e figlio hanno perso l'orientamento nei pressi della gola del Sammaro a causa del violento acquazzone che ha investito la provincia di Salerno. Non riuscendo a tornare all'auto hanno allertato il 112, poco prima che il telefono si scaricasse. I carabinieri del Parco di Valle dell’Angelo e Laurino e quelli di Piaggine, dopo varie ricerche, li hanno rintracciati in un ovile abbandonato. Fortunatamente senza gravi conseguenze. 

Nella notte, poi,i vigili del fuoco hanno soccorso un’escursionista che si era dispersa sui monti di Maiori, su un sentiero CAI. 

In merito ai due interventi si è espresso anche il soccorso alpino e speleologico della Campania, CNSAS, che ha voluto richiamare cittadini ed escursionisti, ed in particolare cercatori di funghi, a prestare maggiore attenzione. 

"Giornate concitate, quelle che si stanno susseguendo - scrivono sulla loro pagina social - Tante le chiamate per persone in difficoltà su sentieri e zone impervie soprattutto per cercatori di funghi che si riversano numerosi in montagna approfittando del periodo favorevole.

Perdite di orientamento e lievi malori sono i problemi principali che stanno mettendo a dura prova il sistema regionale di ricerca e soccorso, impegnato ovunque in decine di chiamate a settimana. Si aggiunge poi la superficialità di alcune persone che dopo aver allertato i soccorsi riescono fortunatamente a far ritorno in autonomia alle proprie abitazioni senza tuttavia avvertire del cessato allarme le centrali operative, con il risultato di mantenere in piedi le operazioni di ricerca facendo correre ulteriore inutili rischi al personale impegnato". 

Al fine di mitigare il serio problema, il personale ha quindi stilato alcune semplici regole da seguire: 

- Mai andare soli, anche in zone conosciute;
- Usare abbigliamento e calzature adatte (non stivali e non jeans);
- Portare sempre con se il cellulare, possibilmente dotato di applicazioni per la tracciatura come ad esempio la app CAI-CNSAS “georesq” (www.georesq.it);
- Se possibile utilizzare strumenti di tracciatura dedicati (GPS);
- Lasciare comunque informazioni ai familiari o ad amici sull’itinerario prescelto;
- Non uscire assolutamente in caso di maltempo e verificare sempre le previsioni meteo;
- Attivare immediatamente il soccorso qualora in difficoltà;

In caso di problemi bisogna contattare: il 118 per malori od incidenti, chiedendo l’attivazione del Soccorso Alpino Speleologico;
il 112 in caso di perdita di orientamento.