Teatro Novanta, da Salerno al Sistina per i ragazzi

Alessandro Caiazza racconta la compagnia salernitana

Salerno.  

Giovani che parlano ai giovani. E' il Teatro Novanta di Salerno, compagnia nata nel 2012 e specializzata nella produzione di spettacoli per giovanissimi e scuole.
Quella degli attori non è una vita semplice come sembra. Quello che c'è sulla scena è solo l'ultimo passaggio di un lavoro intenso che nasconde sacrifici e tanti problemi ma è il nostro lavoro e siamo orgogliosi dei risultati.
Traspare tanta passione dalle parole di di Alessandro Caiazza, direttore organizzativo del team che conta Serena Stella come direttrice artistica, Gaetano Stella - regista e autore, ed Elena Parmense consulenza artistica.

“I matinée scolastici sono il nostro core business – ci racconta il direttore organizzativo Alessandro Caiazza – e con il passare del tempo oltre alle produzioni ci siamo specializzati anche nell'organizzazione e nella promozione. Curando uno spettacolo dall'idea alla scena abbiamo la possibilità di offrire un prezzo agevolato. “Con gli anni abbiamo raggiunto buoni risultati. Basti dire che la nostra rassegna teatrale per le scuole Mattina in Musical è stata scelta dal Teatro Sistina di Roma. Anche Firenze ci ha assegnato il patrocinio Chiavi della Città e recitiamo i nostri spettacoli in tutta Italia”.

Il lavoro per i ragazzi è intenso ma al tempo stesso entusiasmante. L'essenziale per resistere in un settore che spesso punge anche dall'interno: “Il teatro napoletano è un po' chiuso – aggiunge Caiazza -. Con un pizzico di rammarico dobbiamo ammettere che se lavoriamo spesso al Sistina di Roma, al contrario mai fatto uno spettacolo a Napoli”.
Non solo scuole, però, Caiazza continua: “Proponiamo anche una rassegna serale al teatro delle Arti di Salerno che è un po' la nostra base operativa grazie al consorzio tra varie realtà teatrali”.

Una visione molto propositiva del palcoscenico: “Non siamo un'associazione ma una srl, imprenditori dello spettacolo, una vera e propria azienda. Non abbiamo mai contato su contributi pubblici ma questo non è stato un limite, forse un punto di forza. Certo, per il teatro non è uno dei periodi migliori perché viene considerato come bene di lusso ed è per questo che abbiamo tentato di abbassare il prezzo degli spettacoli ammortizzando i costi e facendo tutto da noi. Una politica che paga”.

E del rapporto con le istituzioni dice: “Nessun supporto economico ma dal punto di vista morale ci sono vicini. Certo a livello nazionale c'è poca chiarezza riguardo ai fondi Fus e le norme per chi è giovane e all'inizio risultano inaccessibili.
 

Infine il confronto con il pubblico. “Amiamo il rapporto diretto con il pubblico, parlare con loro che si sentono a casa. E continuiamo a parlare con loro anche sui social dove siamo molto operativi. Adoriamo ascoltare i feedback e le impressioni a fine spettacoli e le filmiamo le riprendiamo e le diffondiamo tramite i social sono la nostra pubblicità. Così il pubblico diventa il nostro testimonial”.