Morto in gabbia il cane "mascotte" di Fisciano:rabbia e dolore

Attivisti e volontari mobilitati: "Vogliamo vederci chiaro e chiediamo giustizia per l'animale"

Fisciano.  

Era la mascotte di residenti e commercianti di via del Centenario a Lancusi di Fisciano: Maurizio detto "il boss", un meticcio che da molti anni stazionava in strada. Un cane benvoluto, accudito sul territorio, che tuttavia, lo scorso 18 giugno, è stato accalappiato per essere portato in un canile in provincia di Salerno, da cui non è mai più uscito. Quando, infatti, nemmeno due settimane dopo, ai volontari è stata data l'autorizzazione per riprenderlo, è stato comunicato loro che Maurizio era morto. Non è stato nemmeno possibile effettuare l'autopsia per comprendere le cause, in quanto la carcassa è stata immediatamente incenerita. 

Una vicenda su cui, chi ha amato "il boss", vuole fare luce, a cominciare dalle motivazioni della richiesta di accalappiamento, alle modalità con cui questa è stata effettuata, "decisamente brutale", a quanto riferiscono le persone che hanno assistito. Per questi motivi, in via del Centenario, nei pressi del pastificio "Il Mattarello", dalle ore 19, l'associazione "Gli Invisibili di Mamma Anna" ha organizzato un sit-in per ricordare Maurizio e chiedere giustizia. "Affinché venga chiarita la dinamica dell'accalappiamento e le relative eventuali responsabilità, si invitano i cittadini e quanti amano gli animali a partecipare numerosi", l'appello degli attivisti.