In migliaia ad Acciaroli per la marcia in ricordo del Sindaco Pescatore

Il messaggio dalla fondazione: Le idee non si fermano. Continuano a muoversi attraverso altri uomini

in migliaia ad acciaroli per la marcia in ricordo del sindaco pescatore
Pollica.  

Una marcia commemorativa in memoria di Angelo Vassallo: in migliaia ad Acciaroli. Si è svolta nella giornata di ieri la Marcia per la Legalità organizzata dalla Fondazione "Angelo Vassallo, Sindaco Pescatore" per il 13° anniversario della tragica scomparsa del Sindaco. 

Dal porto di Acciaroli è partito un lungo corteo di persone che ha visto cittadini e rappresentati delle Istituzioni, giungere a piedi, nel luogo in cui la sera del 5 settembre Vassallo venne ucciso con nove colpi di pistola da una mano armata ed ancora ignota, mentre stava facendo rientro a casa a bordo della sua macchina.

In occasione della marcia, è stata anche esposta l'opera d'arte del pittore Fernando Alfonso Mangone, "Sia Luce".

Un appuntamento civile e Istituzionale per ricordare il sindaco ambientalista e chiedere che venga fatta giustizia sul suo assassinio.

"Le idee non si fermano. Continuano a muoversi attraverso altri uomini"

"L’intento della marcia è di sensibilizzare le coscienze e non smettere di cercare giustizia, affinché lo 'Stato' non rinunci a risalire a chi ha ucciso lo 'Stato'. - sottolineano gli organizzatori - La marcia chiama a raccolta la parte sana del Paese e tutti quei cittadini che, ispirati dagli ideali del Sindaco Pescatore, hanno dato origine ad azioni di legalità. Un appuntamento per ricordare il sindaco ambientalista e chiedere tutti insieme, verità e giustizia sul suo assassinio". 

"Le idee non si fermano. Continuano a muoversi attraverso altri uomini. Sono trascorsi 13 lunghi anni, senza un mandante, senza un colpevole. Ora parte la marcia commemorativa in memoria di Angelo. Noi continuiamo a camminare incontro alla Verità. Grazie alle migliaia di persone che ci hanno raggiunto per la Marcia per Angelo.
Insieme andremo sempre più lontano per smantellare il Sistema responsabile della morte di un Uomo dello Stato", il messaggio della Fondazione.