Gian Piero Ventura li ha definiti così. Alla Salernitana restano due match point per ottenere un posto playoff, ma il tecnico granata non ha nascosto l'insoddisfazione per un gruppo che ha qualità, ma che nel corso della stagione "non ha avuto la giusta continuità". Ieri sera, all'Arechi, è probabilmente emerso il "braccino" su una palla match, a maggior ragione dopo il vantaggio firmato da Cedric Gondo.
Il pari siglato da Nedim Bajrami ha generato un contraccolpo improvviso, confermato dalla topica di Alessandro Micai sulla conclusione dell'attaccante svizzero, e dalla punizione splendida di Amato Ciciretti. Troppi errori individuali, tante occasioni concesse su palla inattiva agli avversari. Fermarsi sull'analisi di un singolo reparto cancellerebbe la valutazione di una sconfitta dell'intero undici. L'ammonizione di Sofian Kiyine, entrato al 23' della ripresa e che ha rimediato il giallo poco dopo (era diffidato, salterà la trasferta di Trieste contro il Pordenone), e l'espulsione di Walter Lopez sono gli episodi simbolo della debacle mentale prima, tecnica poi.
I match point restano, va superato il "braccino" del tennista per una corsa playoff che vede cinque squadre in due punti (Empoli 51, Salernitana 51, Chievo 50, Pisa 50). Basta ritrovare lo spirito con cui il Cavalluccio Marino ha saputo lottare a Crotone appena 8 giorni fa, contro la seconda promossa in A. La ripresa della preparazione è alle 18.30 al centro sportivo "Mary Rosy". Lunedì sarà di nuovo campionato con la sfida al Pordenone.
