Proverà a far valere il criterio del rinvio per “causa di forza maggiore” la Reggiana che nella giornata di ieri ha depositato il suo ricorso per la “sfida fantasma” contro la Salernitana. La società emiliana si è affidata all'avvocato Eduardo Chiacchio, uno dei principali esperti in materia di diritto sportivo. Il legale napoletano, intervenendo ad Ottochannel 696 nel corso della trasmissione Granatissimi ha fatto il punto della situazione. «Sono stato chiamato sabato mattina, la Reggiana aveva necessità di esperire un estremo tentativo di rinvio della gara. È stata fatta un'istanza in tal senso, anche se era tardi. Mi è stato chiesto non di agire contro la Salernitana che si può definire una controparte, non una contendente. La Reggiana propone ricorso solo per il riconoscimento della forza maggiore. La Salernitana in questo contesto non è assolutamente una consorella contro cui agire. Si chiede solo il riconoscimento di questa forza maggiore prevista dalle Noif».
Molto potrebbe dipendere dalla decisione che verrà presa in appello sul caso di Juventus-Napoli che, secondo Chiacchio, potrebbe essere ribaltata in Appello. «Il Napoli ha due grandi vantaggi: ha una controparte che non è costituita e quindi gioca da sola come ha giocato da sola anche in primo grado. E poi perché dobbiamo vedere l'efficacia dei documenti che l'Asl ha rilasciato al calcio Napoli e quelli che sono stati rilasciati alla Reggiana. E questi sono due argomenti che ritengo di fondamentale importanza e che risulteranno decisivi. Il Napoli ha il documento dell'Asl e ha la controparte che sta a casa. Ritengo che abbia tutti i presupposti per poter veder accolto il proprio ricorso. La Reggiana ha un documento? Il documento c'è, bisognerà valutare quale sia l'efficacia di questo documento. Noi dobbiamo tener presente che il giudice sportivo di serie A quando ha respinto il ricorso del Napoli per tutta una serie di motivi - tra cui ci sono anche delle situazioni procedurali che lui ha eccepito e ha dichiarato inammissibile il ricorso -, definisce un attestato rilasciato dall'Asl Napoli 2 alle ore 14.13 del giorno della gara una disposizione prescrittiva che non è derogabile, è inopponibile e deve essere ottemperata. Nel caso della Reggiana non so se ci sarà questo documento, nel caso del Napoli questo documento costituisce il cuore del ricorso e l'elemento decisivo della vicenda a mio avviso. Poi considerato che la controparte non c'è...».
Chiacchio, inoltre, spiega che «quel documento rilasciato dall'Asl di Reggio Emilia non ha la stessa valenza di quello prescrittivo che è stato rilasciato al Napoli nel giorno della gara. Ma ci sono delle valutazioni che verranno operate nelle sedi opportune». E sul ruolo delle Asl rispetto ai protocollo: «Le Asl a mio avviso dovrebbero assecondare il protocollo che erroneamente è stato definito una scrittura privata o un atto privato della Figc. Il protocollo è un protocollo del ministero della Salute, avallato dal comitato tecnico scientifico che è la prima autorità in Italia. Quel protocollo, a mio avviso, non può essere assolutamente derogato. Ricordiamo quello che capitò nel 2003 con il decreto stoppa Tar».
Per l'esperto di diritto sportivo «fermare il calcio non conviene a nessuno, ricordiamoci l'importanza del calcio, i tanti sacrifici dei dirigenti. Perdere i diritti televisivi sarebbe letale per il calcio. Se si ferma il calcio, forse molte società saranno costrette a chiudere bottega».
E sul tema delle multiproprietà che tanto tiene banco a Salerno: «Io sono convinto che Lotito ci tiene tantissimo ad andare in serie A e così come ha risolto tanti casi difficili nella sua carriera di dirigente, risolverebbe anche questo. Sono ultra convinto che questa società voglia andare in serie A. Se dovessi provare a interpretare il pensiero di Lotito dico: “intanto vado in serie A, poi vediamo come risolvere il problema”».
Salernitana-Reggiana,Chiacchio a 696: «Documenti Asl decisivi»
«Documento dell'Asl di Reggio non ha la stessa valenza di quello dell'Asl di Napoli»
Salerno.
