Scontro Salernitana-Cerci, slitta al 14 dicembre la decisione

Niente intesa dinanzi al Collegio Arbitrale, fissata una nuova udienza

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Salerno.  

Nulla di fatto tra la Salernitana ed Alessio Cerci: le parti, riunitesi in videoconferenza dinanzi al Collegio Arbitrale, non sono riuscite a giungere a una conciliazione. Il presidente ha, quindi, disposto il rinvio, fissando una nuova udienza al 14 dicembre. I legali (Gian Michele Gentile per la Salernitana e Maria De Ruggiero per Cerci) dopo aver depositato i rispettivi mezzi di prova, hanno concesso la proroga massima per l'esame delle istanze. Il prossimo appuntamento, dunque, è fissato tra un mese. Non è da escludere, però, che i due legali possano avere interlocuzioni in questo arco di tempo per discutere ed, eventualmente, provare a giungere a un'intesa.

Al momento a dividere la Salernitana e Cerci sono 2 milioni di euro, cifra chiesta alla Salernitana come risarcimento danni. La vicenda è legata al contratto firmato dal calciatore nello scorso campionato: ad agosto l'attaccante aveva sottoscritto un biennale con il cavalluccio marino; poi a gennaio c'era stata la rescissione a la stipula di un nuovo accordo semestrale valido fino al termine della stagione. L'entourage dell'attaccante - ora in forza all'Arezzo- , contesta le modalità con cui si è giunti alla firma del nuovo contratto. Ma la maxi-richiesta di risarcimento è legata anche ad un presunto danno d'immagine che avrebbe subito l'atleta durante la sua esperienza a Salerno. La Salernitana, dal canto suo, è convinta di aver agito in modo corretto e ritiene inapplicabile la richiesta del calciatore.