Salernitana, Mezzaroma a 696: «Squadra volitiva, buon inizio»

Sul malumore dei tifosi: «Noi pensiamo a lavorare, non mi faccio distrarre dal chiacchiericcio»

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Salerno.  

Lunedì sera è tornato all'Arechi per la sfida contro la Cremonese che ha consentito alla Salernitana di agganciare la vetta della classifica. Marco Mezzaroma, co-patron del cavalluccio marino, intervenendo telefonicamente nel corso della trasmissione Granatissimi di Ottochannel 696, ha fatto il punto della situazione, parlando del momento vissuto dalla formazione di Fabrizio Castori ma anche dei malumori della piazza.

PRIMATO E SQUADRA – Lunedì è stata una partita difficile contro una squadra che sicuramente non merita la posizione in classifica che sta attualmente occupando. Ho visto una Salernitana molto volitiva, molto concentrata. Non è stata bellissima però alla bellezza preferisco i punti. È andata bene così. Fino a questo momento, al di là della posizione di classifica che lascia il tempo che prova perché siamo all'inizio del campionato, io vedo l'atteggiamento della squadra, la concentrazione, la voglia di non mollare mai. Poi si può sempre migliorare in termini di gioco e di tenuta atletica ma personalmente mi ritengo molto soddisfatto.

MALESSERE TIFOSI - Noi pensiamo a lavorare, a cercare di fare il meglio possibile. Poi ognuno è libero assolutamente di fare quello che ritiene più opportuno. Personalmente non mi faccio distrarre da questo chiacchiericcio di fondo, cerco di fare il mio massimo, di lavorare per il meglio e poi vedremo dove arriveremo a fine stagione.

I tifosi non devono essere tifosi di Lotito, Mezzaroma o Fabiani ma devono essere tifosi della Salernitana. Io ricordo quando andavo allo stadio a vedere la squadra della mia città, a malapena sapevo chi fosse il presidente...

Poche chiacchiere e molti fatti? È quello che proviamo a fare, a volte ci riesce, altre meno. Ma credo che sia l'unica ricetta che può dare qualche frutto.

OBIETTIVO - Di cercare di fare bene, io obiettivi in vita mia non me ne pongo perché poi tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare. Quando sento parlare di porsi o meno limiti, di programmi e quant'altro... per carità. C'è il campo, ci sono variabili che non dipendono da noi. I fattori non tanti. Questa è una squadra che rispecchia il proprio allenatore, una squadra molto pragmatica, pochi fronzoli e molti fatti. Io posso fare quante dichiarazioni volete ma è il campo che decide. Non mi sentirete mai fare promesse a vuoto. Io posso promettere è il massimo impegno mia, della società, di tutti, anche in termini di eventuale miglioramento di una rosa che è altamente competitiva. Ma non è nelle mie corde fare proclami

ARECHI VUOTO - È una situazione che è comune a tutte le squadre. È una stagione assolutamente fuori da qualsiasi schema. Ritengo che ormai ci sia anche una sorta di abitudine a giocare in determinati contesti che sicuramente non piacciono a nessuno perché giocare in uno stadio vuoto non è il massimo per nessuno. Ma purtroppo bisogna prenderne atto, speriamo che questa situazione finisca quanto prima.