L'ex granata Ciro Ferrara: "È ancora troppo presto per tirare le somme"

L’ex giocatore e allenatore del cavalluccio marino predica ottimismo

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Salerno.  

Tra gli ospiti in collegamento della puntata di lunedì 13 ottobre di Granatissimi (su Ottochannel) c'è l'ex bandiera granata Ciro Ferrara. Con le sue 269 partite (223 in campionato, 6 in Coppa Italia e 40 nella Coppa Italia di Serie C) detiene il primato di presenze nei tornei ufficiali con la maglia della Salernitana. Subito dopo il ritiro, ha allenato i giovani granata (2006-2007) ed è stato nello staff tecnico nel 2014.

Ciro Ferrara chiede di dare tempo a Inzaghi: "Situazione delicata ma sono ottimista"

La bandiera granata fa una lunga disamina sullo stato di salute della Salernitana e parte dall'esonero di Sousa. "Un avvicendamento è una sconfitta per tutti. Ora diamo un po' di tempo a Inzaghi. All'inizio si cerca semplicemente di fare meno danni possibili, mentre si va conoscendo la squadra. È una situazione delicata ma sono abbastanza ottimista. A questo punto del campionato non si possono ancora tirare le somme. Il girone di ritorno dirà quali sono le squadre che lotteranno per vincere il campionato e quali invece quelle che lotteranno per rimanere in Serie A. In questo momento cercherei di stare tranquillo perché è ciò che serve ai giocatori. Una cosa positiva è che chi era fuori, adesso è rientrato nei ranghi. La Salernitana avrà tempo e modo di dire la sua. Abbiamo l'esperienza del campionato in cui, da che eravamo praticamente retrocessi, siamo rusciti ad ottenere una salvezza storica. Diamo la fiducia alla società: non possiamo fare altrimenti. Ora bisogna stringersi intorno alla squadra. Se manca quell'apporto della tifoseria diventa davvero difficile. Vanno messe un attimo da parte tutte le polemiche. Mi auguro che anche il dialogo tra tifoseria e presidente possa andare avanti".

Se il cambio in panchina abbia fatto bene. "Una scossa c'è stata perché vari giocatori sono rientrati. Questa concorrenza fa bene perché sprona chi va in campo. Poi, io non dimentico le trasmissioni del primo anno di Serie A in cui c'era un'aria di rassegnazione. Quello dovrebbe insegnarci a non essere così negativi, almeno non a questo punto del campionato. Bisogna dare supporto morale a questa squadra. La Salernitana spesso è stata messa sui binari giusti dai propri tifosi. Quando un calciatore sente l'amore e la fiducia del pubblico, mette tutte le sue qualità a disposizione della squadra. Io sono rimasto un po' basito, a inizio anno, quando si parlava di Salernitana nel lato sinistro della classifica. Questa cosa è sbagliata perché crea delle false illusioni.

E sempre su questo argomento, Ferrara incide: "Penso che il rapporto tra allenatore e società sia nato malato già a inizio stagione. Non c'era quella fiducia necessaria. Il cambio per me è avvenuto per questo. Se non ci fosse stato quell'attrito relativo a Sousa che è andato a parlare con De Laurentiis, questo avvicendamento non ci sarebbe stato e avremmo avuto qualche punto in più. Io per questo faccio appello ai tifosi: perché sono capaci di tirare fuori la grinta ai giocatori, che ora sono un po' confusi".