Le porte girevoli di Nicola: due anni fa la salvò, oggi condanna la Salernitana

L'allenatore dell'Empoli: "Ma spero che i granata si possano salvare"

le porte girevoli di nicola due anni fa la salvo oggi condanna la salernitana
Salerno.  

Un bottino di 8 punti e la vittoria fuori casa all'Arechi. Con un destino incrociato: due anni fa portò la Salernitana alla salvezza, oggi l'ha quasi condannata alla retrocessione. Davide Nicola sulla panchina dell'Empoli sta provando a centrare l'ennesimo miracolo.

"Ho portato le mie idee e ho trovato un gruppo disponibile - ha detto nella conferenza post-gara -. C’è ancora un gran lavoro da fare, i risultati certamente aiutano. Queste partite non sono ancora decisive, la Salernitana può ancora salvarsi e mi auguro succeda. Qui sono stato bene, speriamo di raggiungere entrambi l’obiettivo", le parole al miele verso la sua ex squadra.

Empoli ben messo in campo, specialmente nella prima frazione di gioco: "Sono contento per i ragazzi, anche sull’1-1 hanno mantenuto bene il campo. Oggi ho visto molte giocate interessanti, un bel calcio. Nel secondo tempo abbiamo un po’ sofferto, la Salernitana voleva il pari, c’era qualche preoccupazione. Dovevamo stare attenti, chiudere bene gli spazi, non abbiamo alternato bene gestione e ripartenze. Sono contento anche per chi è entrato", ha detto.

"La differenza la fanno sempre i giocatori, gli episodi e un gruppo di lavoro che ha scelto di iniziare un percorso con umiltà e predisposto. Il primo tempo è stato ben giocato, con trame di qualità, a 8′ dalla fine gli avversari hanno premuto con insistenza e hanno continuato nella ripresa. La nostra bravura è stata quando la Salernitana ha pareggiato e non abbiamo voluto strafare, non ci siamo disuniti. Quando ha cercato il sorpasso, abbiamo trovato spazi importanti. Avevamo studiato la Salernitana, ne conosco molti giocatori e il suo percorso: è una squadra in forma fisicamente, forte negli attacchi laterali, cambia molto gioco, abilissima nelle ripartenze", l'analisi del tecnico.

Poi, un nuovo passaggio sulla sua ex squadra: "Per tutte le squadre in cui ho lavorato ho sempre un affetto particolare, qui sono stato davvero bene, ho sempre apprezzato la passione e come mi hanno fatto lavorare tutti, normale che quando cambi squadra rappresenti altre persone e devi avere capacità di immedesimarti, ovviamente l’affetto per tutte le squadre in cui ho militato resta immutato".