Perrotta: "Salernitana, non mollare! Le contestazioni social fanno male"

L'ex Campione del Mondo nel 2006 ha parlato anche di Inzaghi, Sabatini e De Sanctis

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Salerno.  

Si è tenuta questa mattina la sottoscrizione del protocollo d’intesa fra Provincia di Salerno e Associazione Italiana Calciatori per la realizzazione del progetto “Il/la bambino/a al centro - progetto di interazione scolastica”. Presenti il presidente della Provincia Franco Alfieri e il calciatore Simone Perrotta per l’Associazione Italiana Calciatori.  “Ringraziamo la Provincia di Salerno perché come Aic portiamo avanti un calcio educativo - le parole di Perrotta -. Sul territorio andremo in cinque comuni e in cinque scuole per portare i veri valori dello sport e in particolar modo un calcio che sappia trasmettere positività. Avremo attività di allenamenti, con laboratori educativi per fargli toccare con mano le difficoltà e portarli a migliorare”.

L’ex calciatore si è soffermato sul momento della Salernitana: “La squadra l’anno scorso ha fatto molto bene, con calciatori che devono lottare per non retrocedere. Per me ci sono possibilità per emergere. Poi ci sono stai molti episodi che hanno reso la vita difficile. Ora però “mai dire mai” perché nel calcio è finita si dice solo alla fine”.

Come dg c’è Walter Sabatini, suo ex dirigente ai tempi della Roma: “Ha grande esperienza, subentra ad un ottimo dirigente come Morgan De Sanctis. Morgan non è riuscito in questa missione, vedremo Walter. Una carezza invece per l’amico e compagno di avventura Mondiale nel 2006 Filippo Inzaghi: “Non conosco cosa è successo e non mi va di giudicare. Gli allenatori vengono giudicati solo dai risultati ma resta un ottimo allenatore come ha dimostrato in passato”.

Infine, anche una battuta sulla contestazione social e sul comunicato pubblicato in mattinata dalla società: “Quando giocavo io erano meno social e più dirette. A volte restavano nel chiuso del centro sportivo e poi tornavi a casa e dimenticavi tutto. Sui social è incontrollato e rimane. Anzi, la possono vedere tutti e magari preoccupano anche i tuoi familiari. Ora i “leoni da tastiera” sanno colpire tutti e c’è bisogno di dare una regolata, quindi serve denunciare”.