Salernitana, Iervolino e le mille spine granata

Il patron ragiona sul futuro. Tanti i dubbi da spazzare via

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Salerno.  

“Adda passa a’ nuttata”. Lo avrà pensato Danilo Iervolino, seduto sulla poltrona dell’Olimpico mentre la sua Salernitana affondava e faceva un nuovo e fragoroso passo verso l’inferno della serie B. Avvolto nei suoi pensieri, espresso dallo sguardo disincantato e rabbuiato, il patron granata ha provato a cercare una sorta di luce in fondo al tunnel. Quello in cui l’intero ambiente Salernitana è piombato e dal quale però ora vuole uscire per non trasformare la stagione dei rimpianti in un’incognita senza margine di tempo e spazio.

Davanti ai suoi occhi venerdì scorso a Roma, l’immagine di un fallimento sportivo che ha sorpreso l’imprenditore di Palma Campania. Lo ha mandato virtualmente al tappeto, facendogli perdere ambizioni, speranze, cancellando di colpo le illusioni d’alta quota. Anzi, seppur defilato, lo stanno obbligando a doversi tirare su le maniche e capire come uscire dalle sabbie mobili che hanno risucchiato energie, economie e ora rischiano di tritare anche la sua immagine.

Lasciare così, con una squadra in balia delle onde e una piazza che attende con un ansia un segnale, significherebbe ammettere una sconfitta senza attenuanti. Un boccone amaro troppo grande per un imprenditore navigato e vincente come Iervolino. Il cartello “vendesi” dal club non è stato mai tolto ma di acquirenti reali, concreti e potenti fin qui nemmeno l’ombra.

Ripartire invece significherebbe investire ancora. Ma quante motivazioni ha ancora Iervolino da destinare al progetto Salernitana? Quanto il patron granata è vicino alla sua idea di sostenibilità economica dopo aver iniettato nelle casse granata altri 12 milioni di euro a marzo per superare il check della Covisoc, consapevole di un altro bilancio che si chiuderà verosimilmente intorno ad un passivo di 30 milioni di euro?

Riflessioni in corso che suggeriscono bocca cucita in attesa del momento della verità. L’onta della matematica certezza della retrocessione in serie B è ormai ad un passo. Iervolino ragiona e studia le sue mossa. Perché dovrà pure “passare la nottata”, ma l’alba del giorno dopo non ammetterà alcun errore.