Salernitana, cala il sipario sulla A: ora il silenzio lasci spazio ai programmi

Ad un mese dalla matematica retrocessione la città attende risposte sul futuro

salernitana cala il sipario sulla a ora il silenzio lasci spazio ai programmi
Salerno.  

È calato definitivamente il sipario sull'avventura della Salernitana nell'olimpo della serie A. Alla “scala del calcio” di San Siro è andato in scena l'ultimo atto di una stagione tormentata e che, purtroppo, sarà ricordata soltanto per l'impressionante collezione di numeri negativi racimolati di giornata in giornata. Un autentico incubo sportivo che ha trasformato la Salernitana da potenziale favola a Cenerentola del calcio italiano, metamorfosi rappresentata in modo iconico dal record negativo di punti collezionati in stagione, marchio che resterà a lungo impresso nella storia della serie A.

Un'onta immeritevole per una piazza che, anche dopo la retrocessione, ha dimostrato di avere orgoglio, passione e dignità da vendere e che, adesso, potrà essere - in parte - risarcita soltanto con una seria e chiara programmazione. Ché non basterà giustificarsi dicendo di aver investito “tanto ma male” per ottenere fiducia a scatola chiusa.

Ad un mese dalla matematica retrocessione in serie B, l'orizzonte continua ad essere incerto e nuboloso. Danilo Iervolino si è chiuso nel silenzio, lasciando spesso vuota la sua poltroncina nella Tribuna autorità dello stadio Arechi. Chi gli sta vicino ha fatto sapere che il progetto andrà avanti all'insegna della continuità, pur senza escludere definitivamente l'ipotesi che nelle prossime settimane possa avvenire “qualcosa di straordinario”. 

Scenari (tecnici e societari) incerti che, di certo, non collimano con la programmazione e la chiarezza chiesta a gran voce dalla tifoseria. D'altronde se la Salernitana ha dichiarato di non voler commettere più gli errori del passato, dovrà dimostrarlo con i fatti. E ora che il sipario della serie A si è chiuso senza applausi, nella clessidra son finiti anche gli ultimi granelli di sabbia che scorrevano lentamente. Sbagliare è umano, perseverare sarebbe diabolico.