Kurt Wüthrich: "La Politica agevoli la ricerca di base"

Dal Meeting Le Due Culure ad Ariano Irpino

Da qui partono le idee innovative, da qui si sviluppano i processi che portano alle scoperte, ai nuovi farmaci, all'applicazione di tecnologie sempre più sofisticate in tutti i campi..

Ariano Irpino.  

Un applauso prolungato ha salutato l'intervento che il premio Nobel per la Chimica del 2002, Kurt Wüthrich, ha sviluppato davanti alla vasta platea di Biogem, in occasione del meeting de «Le Due Culture», che quest'anno si sta  concentrando su «Il cibo: salute, cultura, piacere, e tormento».

Un applauso di apprezzamento per una lezione su quello che è stato il suo cavallo di battaglia per il conseguimento del premio Nobel nel 2002, ovvero la ricerca, tra non poche difficoltà e incomprensioni, « per lo sviluppo della spettroscopia tramite risonanza magnetica nucleare per lo studio di macromolecole tridimensionali di interesse biologico in soluzione».

Ma l'applauso gli è stato tributato anche perché il Nobel  non ha mancato di rivolgere due interessanti appelli. Il primo ai giovani ricercatori affinché si impegnino seriamente nella ricerca, affrontino le difficoltà con entusiasmo, siano innovativi fino al punto da contestare, se è il caso,  con le proprie intuizioni e ricerche,  anche gli stessi professori. Il secondo appello il Nobel lo ha indirizzato ai politici e alla classe dirigente. Bisogna tornare alla ricerca di base , ma questa presuppone risorse e anni di sacrifici. I politici non possono pretendere risultati immediati. 

Le  ricerche vanno eseguite con cura, con tempo, con continue verifiche, nel rispetto di rigorosi protocolli. Ecco perché  i risultati spesso non arrivano subito.

Ma i politici devono comprendere tutto questo e agevolare soprattutto la ricerca di base. Da qui partono le idee innovative, da qui si sviluppano i processi che portano alle scoperte, ai nuovi farmaci, all'applicazione di tecnologie sempre più sofisticate in tutti i campi. I risultati  devono contribuire a dare un valore in più alla vita e agli esseri umani.    

Gianni Vigoroso