Giornata Mondiale dell'autismo. Ecco Paternopoli in Irpinia

Si illumina di blu la chiesa Madre di San Nicola

La giornata è stata istituita dall’assemblea generale dell’Onu nel 2007 con l’obiettivo di sensibilizzare la comunità internazionale sulle caratteristiche e manifestazioni di tale malattia.

Paternopoli.  

La chiesa Madre di San Nicola, nota a tutti come Santuario della Consolazione in Piazza XXIV si illumina di blu a Paternopoli nella giornata mondiale dell’autismo. L'iniziativa si è svolta in tutto il mondo per aumentare la sensibilità intorno ad una patologia piuttosto seria e ancora piena di incognite. In prima linea l'associazione "Insieme si può".

La giornata è stata istituita dall’assemblea generale dell’Onu nel 2007 con l’obiettivo di sensibilizzare la comunità internazionale sulle caratteristiche e manifestazioni di tale malattia.

Nelle piazze prwesenti inoltre volontari per raccontare la vita quotidiana di persone con sindrome dello spettro autistico e delle loro famiglie, allo scopo di sensibilizzare l'opinione pubblica su questo disturbo. Fino al 15 aprile, la Fondazione italiana autismo promuoverà #sfidAutismo18, una campagna di sensibilizzazione per raccogliere fondi. I soldi saranno destinati a ricerca scientifica e inclusione.

Il coordinamento nazionale docenti della disciplina dei diritti umani, attraverso il presidente Romano Pesavento, ritiene fondamentale continuare a rimarcare l’importanza dell’azione didattica, soprattutto laddove siano presenti casi di Bes e Dsa, allo scopo di valorizzare le differenze e incrementare l’inclusione, armonizzando le specificità di ogni studente.

A tal proposito, ci si augura che vengano messe a disposizione in tutte le scuole risorse finanziarie e umane da impiegare tempestivamente nelle diverse eventualità formative. Sarebbe opportuno che il Miur incrementasse i finanziamenti per potenziare al meglio le competenze specifiche degli educatori e dei docenti, necessarie per rispondere con prontezza ai bisogni delle famiglie e degli studenti.

"Consideriamo la scuola come fattore di riscatto, crescita, affrancamento e di emancipazione per tutti gli allievi; specialmente per chi affronterà un percorso di vita e di studio da condurre con maggiore attenzione, ma proprio per questo foriero di speranza e autonomia.

Le famiglie confidano negli sforzi delle istituzioni e delle persone perché i loro cari vengano accompagnati nel loro iter formativo con rispetto, motivazione e responsabilità. Non si possono disattendere tali aspettative: una società civile cresce con l’apporto di tutti.

Il Coordinamento nazionale dei docenti della disciplina dei diritti umani invita a cogliere l’occasione per creare nelle classi uno spazio di riflessione sulle possibilità di comunicazione alternative a quelle convenzionali, come disegno; attività laboratoriali-ludiche; musica e fotografia con lo scopo di ritrovarci tutti uniti lungo il cammino dell’apprendimento e della crescita."

Gianni Vigoroso