Controlli sul Ponte. Il sindaco cerca un tecnico. Gratis

Per verificare l'efficienza della storica struttura. Sciscio: normali controlli

Se da un lato si capisce la motivazione (razionalizzare i costi), dall'altra si impone una domanda: ma su questioni così importanti non sarebbe comunque il caso di avere la perizia di un professionista di elevata e conclamata competenza?

Avellino.  

Controlli per verificare l'efficienza del Ponte della Ferriera ad Avellino. Li ha richiesti il sindaco, Vincenzo Ciampi, con una nota inviata al Genio Civile, al comando dei Vigili del fuoco, agli ordini di ingegneri, architetti e geologi e alla Sovrintendenza archeologica, belle arti e paesaggio.

Atto dovuto. Quasi necessario: la riapertura del ponte ha quasi coinciso con la tragedia di Genova e le considerazioni sulla stabilità della storica struttura sono sempre state in primo piano ad Avellino. La novità risiede nella seconda parte della richiesta del sindaco (allegata al protocollo generale al numero 54998): «Constatata l'importanza dell'opera si chiede, nello spirito di collaborazione che da sempre contraddistingue codesti enti, di voler indicare un proprio tecnico che abbia maturato esperienza nel settore, disponibile a far parte, a titolo gratuito, della Commissione che avrà il compito di verificare la stabilità del Ponte».

Una sorta di “solidarietà” tra enti. Ma anche di una gravosa assunzione di responsabilità, a titolo gratuito. Non solo per l'ente disponibile, ma anche per il tecnico in questione. E non è tutto: queste verifiche non possono non avere un costo, se fatte con tutti i criteri. Altrimenti si rischia una approssimazione della quale si farebbe volentieri a meno.

La richiesta del sindaco Ciampi ci impone però una domanda: ma davvero il comune non può permettersi di affiancare alla sua commissione un professionista di provata capacità che – proprio per questo – rende il giudizio sulla staticità del ponte oltre che sicuro anche certificato dalla sua firma?

Se da un lato comprendiamo le intenzioni del sindaco, che è quello di razionalizzare certi costi e ridurre laddove è possibile le spese, dall'altro – proprio in casi come questo, quando ad essere in gioco è la sicurezza dei cittadini -, sarebbe forse preferibile affidarsi a chi ha competenze conclamate e che non operi in regime di solidarietà.

«Abbiamo chiesto agli ordini professionali – ha dichiarato l'assessore Rita Sciscio - collaborazione per un eventuale restauro conservativo di un ponte storico della città. Ma siamo alle solite. Siamo arrivati al procurato allarme. Qui qualcuno si diverte a creare allarme. Se ne assuma le responsabilità. Noi siamo amministratori e purtroppo a molti non va bene. E arriva a una torsione della realtà a fini politici».

Sarà vero, ma la richiesta del sindaco è esplicita: controllo tecnico sull'efficienza del ponte.

«L’11 agosto – continua l'assessore - è stato collaudato l’ultimo tratto del sottopasso che passa a pochi metri dal ponte della Ferriera. Una relazione del responsabile del procedimento ci ha dato l’ok. Era un cantiere molto vasto che ha creato molti disagi ai cittadini. L’area si è estesa, per circa nove mesi, interessando finanche il ponte dove sono stati depositati per mesi camion e materiali dell’impresa che è al lavoro. Quel ponte è nelle stesse condizioni in cui l’abbiamo lasciato al momento della chiusura, quasi un anno fa. C’è un divieto per il transito per i mezzi pesanti come era previsto in precedenza».

«Sono state effettuate le attività tecniche necessarie al collaudo del sottopasso e quindi, smobilitato il cantiere, il ponte è stato restituito alla città. Ecco tutto. Noi non solo abbiamo pensato che quel bellissimo ponte andasse restaurato, ma ovviamente facciamo i controlli di legge tipici delle verifiche sulla viabilità (Art.14 codice della strada)». Bene, meglio così. Tutto ovvio, naturalmente.

«Comunque abbiamo  - continua la Scisicio - avviato una prima attività con gli ordini professionali, anticipando i lunghi tempi della burocrazia, proprio nella direzione di un progetto di restauro e di verifica, nello spirito di collaborazione anche con gli altri enti. Le verifiche di vulnerabilità alle strutture? Ci sono piani nazionali appena partiti, li faremo su ponti e strade (a Quattrograne Est, sulla Bonatti) . Ci è stato richiesto dal governo nazionale. E uno studio sulla vulnerabilità sismica del ponte tutta la popolazione si deve augurare che venga finanziato». Ma perchè quindi se si parla di verifiche sull'efficienza del ponte e si augurano studi sulla vulnerabilità sismica di quella struttura poi si parla di “procurato allarme"?

«Il ponte è stato riaperto – continua l'assessore - dopo che l’impresa ha riconsegnato quella parte di cantiere all’amministrazione. Il ponte è tale e quale a come era prima che i camion dell’impresa l’usassero. Tonnellate di materiale e di automezzi sono stati fermi per mesi su quella struttura. Il manufatto è stato costantemente monitorato per verificare se ci fossero pregiudizi da eventuali vibrazioni indotte sulla prima arcata».

«Noi abbiamo chiesto – continua la Sciscio - agli ordini professionali una collaborazione in un progetto di restauro del ponte ottocentesco, che risale al 1818, firmato da Luigi Oberty, che ha anche realizzato il cimitero monumentale cittadino. Cosa c’entra questo con la sicurezza del ponte?» Beh, lo ha scritto il sindaco: efficienza dello storico ponte.

«I controlli che vogliamo fare non sono ne più e ne meno di quelli che si fanno regolarmente sulle scuole: a scuole aperte. Di cosa stiamo parlando? E’ possibile che ognuno vuole dire la sua quando l’amministrazione si muove? Si può scherzare su tutto – conclude l'assessore - ma non procurare allarme. Fate pure politica ma lasciate i tecnici al loro lavoro. Noi abbiamo avuto il collaudo del sottopasso e quindi la nostra è stata una procedura che riguarda sostanzialmente il traffico cittadino. Se questa è la politica ci cadono le braccia. Se qualcuno si augura una catastrofe per discreditare l’amministrazione Ciampi noi opponiamo i nostri scongiuri».