Riapre la mensa, dopo un mese Ciampi segue Petitto...

Il 31 ottobre riparte la refezione scolastica. La soluzione era già stata suggerita e criticata

In attesa che si risolva la querelle giudiziaria tra le ditte che hanno partecipato al bando il servizio affidato direttamente e in maniera temporanea ricorrendo al Mepa.

Avellino.  

La mensa scolastica per nidi, asili e istituti scolastici avellinesi, sarà attivata il 31 ottobre. E non perché si sia risolta la questione giudiziaria, macché, la refezione riapre i battenti, e con grande ritardo, solo perché il comune ha finalmente deciso di ricorrere al Mepa (il mercato elettronico per la pubblica amministrazione), affidando direttamente e in maniera temporanea il servizio, in attesa che si pronunci in Consiglio di Stato. Sarebbe anche una buona notizia, soprattutto per bambini e genitori. E in parte lo è. Il rammarico è un altro: più di un mese fa il capogruppo del Pd al comune, Livio Petitto, aveva suggerito all'amministrazione, e in particolare all'assessore Michela Mancusi, questa pratica soluzione per evitare disagi ai cittadini. La proposta non solo era caduta nel vuoto, ma era stata anche criticata, ritenuta costosa e inefficace. Evidentemente non era vero. Ora il dietrofront. Una virata di 180 gradi, come niente fosse.

«La situazione di stallo - ha dichiarato la Mancusi - determinata dall’ulteriore ricorso della ditta esclusa dall’appalto mensa ha imposto a questa amministrazione di assumere delle tempestive decisioni».

Quel tempestivo suona un po' strano.

«Quale assessore con delega alla pubblica istruzione – ha continuato -, garante di un pubblico interesse, unitamente agli indirizzi politici di giunta ho sentito l’urgenza di dover rispondere alle esigenze delle famiglie. Ho chiesto loro tolleranza, ma i tempi di attesa non sono più tollerabili. Pertanto, l’amministrazione si è attivata ed ha attivato il Comune in tutte le sue articolazioni perché possa garantire l’espletamento del servizio con affidamento diretto e temporaneo (sotto soglia 40mila euro), in attesa della pronuncia del Consiglio di Stato. Allo stesso tempo, l’amministrazione ha dato comunicazione all’avvocatura del Comune perché all’udienza del 30 ottobre chieda la definizione della lite anche nel merito con il rito e i tempi brevissimi della fase cautelare, con sentenza breve succintamente motivata e con comunicazione simultanea del dispositivo. Tali sollecitazioni, se accolte, anche perché doverosamente e giustamente motivate, ci consentiranno di poter definire definitivamente la gara di appalto mensa in tempi ben più brevi di quelli ordinari. L’indirizzo politico che l’amministrazione esprime è quello di assicurare subito, a partire dal 31 ottobre, il servizio all’utenza senza ulteriori indugi e senza procrastinare alla decisione del Consiglio di Stato l’avvio di un servizio importantissimo per la Comunità».

Durante il consiglio comunale in corso, è intervenuto sulla questione mensa anche il consigliere Lino Pericolo: «Vorrei sollevare il caso delle mense scolastiche e dei 48 lavoratori che sono a spasso. Perché non pensate all’affidamento? Per quale motivo non si è data in gestione alla cooperativa che già offriva il servizio mensa? Perché perdiamo tutto questo tempo? Assessori e sindaco si devono prendere precise responsabilità anche se vanno incontro ad avvisi di garanzia. Affidate il servizio in deroga alla vecchia cooperativa, e fatelo prima che i 48 lavoratori occupino la sala consiliare».

Proprio dopo questa interrogazione, l'assessore Michela Mancusi ha annunciato la decisione dell'amministrazione di affidare il servizio in maniera diretta e temporanea e di attivare la mensa entro il 31 ottobre.