Piscina, il comune toglie la gestione ai Cesaro

La proprietà ha 60 giorni per ricorrere al Tar

Avellino.  

Il Comune di Avellino ha tolto la gestione della piscina comunale ai fratelli Cesaro. Tagliati i ponti con la polisportiva Avellino dopo l'interdittiva antimafia del maggio scorso nella quale la Prefettura di Napoli riscontrava la possibilità di infiltrazioni mafiose anche nella struttura di via De Gasperi che ora è a rischio chiusura. Il direttore Antonio Signoriello rassicura: Non c'è nessun motivo perchè si fermino le attività. La proprietà – aggiunge – è pronta a far valere le proprie ragioni davanti al Tar". I Cesaro, agli arresti dallo scorso maggio nell’ambito di un’inchiesta condotta dalla Dda di Napoli su presunte infiltrazioni della camorra nella gestione del Piano di insediamento produttivo (Pip) di Marano, hanno ora 60 giorni per ricorrere al tribunale amministrativo di Salerno. Preoccupato per il futuro occupazionale il segretario Uil Avellino Michele Caso, "Sullo sfondo c'è il futuro di oltre 30 lavoratori che solo il mese scorso avevano scioperato per le mensilità arretrate e che ora vedono ancor più incertezza sulla loro posizione”