L'Irpinia canta a Sanremo. in migliaia tifano: Forza Ghemon!

Storie diverse si intrecciano sul palco dell'Ariston dalla De Prisco ai Zerrella fino a Ghemon

Nonostante abbia quasi 37 anni questa è la sua prima partecipazione a Sanremo come concorrente, anche se nella scorsa edizione era stato ospite e aveva duettato con Roy Paci e Diodato.

Avellino.  

Irpinia protagonista sul palco dell'Ariston. Ieri il debutto dell'applauditissimo Ghemon, oggi, invece, tocca al brano di Maria Luisa De Prisco, che sarà cantato da Fiorella Mannoia. La giovane cantautrice di Gesualdo, autrice di “Il peso del coraggio” che la Mannoia interpreterà al Festival . Ma non finisce qui: tocca anche ai Zerella che si esibiranno tra i semifinalisti del Premio De Andrè.

Maria Luisa si godrà la performance della Mannoia – che quest’anno sale sul palco dell’Ariston nelle vesti di ospite e non di concorrente – direttamente dalla città del Festival della canzone italiana. Il brano, scritto insieme ad Amara, è un appello al coraggio, ad assumersi le proprie responsabilità, è un messaggio a non perdere la nostra purezza, la nostra anima in un’epoca in cui si alzano barriere.

Sempre stasera, durante il Fuori Sanremo, si esibiranno i Zerella: quattro giovani musicisti di Avellino scelti tra i 24 semifinalisti scelti per il Premio De Andrè. Ciro Zerella, Carmine Di Giacomo, Gianluigi Pilunni e Francesco Carpentieri porteranno “Brasile, 1958” e “Via Vittorio Veneto”.

Ieri, poco prima di mezzanotte, Ghemon ha cantato “Rose viole” brano che sarà riproposto anche questa sera. I 24 concorrenti, infatti, sono stati divisi: 12 si esibiranno questa sera e altri 12 domani sera.Testo: Giovanna Luca Picariello. Musica: Giovanna Luca Picariello, Stefano Tognini Dirige il maestro: Valeriano Chiaravalle.

Il rapper avellinese è per la prima volta concorrente al Festival, ma lo scorso anno aveva partecipato come ospite. “Rose Viola è la fotografia più attuale e fedele di quello che sono musicalmente. Un versatile punto d’incontro tra più territori, l’anima ‘black’ che si fonde col cantautore”, aveva dichiarato Ghemon nelle scorse ore.

Nonostante abbia quasi 37 anni questa è la sua prima partecipazione a Sanremo come concorrente, anche se nella scorsa edizione era stato ospite e aveva duettato con Roy Paci e Diodato. Ghemon, che è nato ad Avellino, è autore di 5 dischi, usciti tra il 2007 e il 2017, ma è parte della scena hip-hop campana dal 1995. “Ghemon” è un nome d’arte, dovuto al fatto che il suo personaggio preferito del cartone animato giapponese Lupin III era il samurai Goemon. Il suo vero nome è Giovanni Luca Picariello.

Ghemon è definito un rapper ma il suo stile è ibrido e si distanzia molto da quello della scena hip-hop italiana degli ultimi tempi, caratterizzata da un dominio della trap. Ghemon non ha nulla a che vedere con questo genere: non è autocelebrativo, non parla mai di soldi e di donne nei termini in cui lo fanno i “trapper” come Sfera Ebbasta e i suoi testi hanno una complessità e una cura nella costruzione delle rime maggiore. Inoltre, dal punto di vista musicale, i brani di Ghemon sono più vicini al soul e al R’n’B piuttosto che all’hip-hop.