Sanremo e polemiche, Don Picca risponde: "Non capite italiano"

Ancora via social il parroco che aveva scatenato la polemica parlando di Mamood replica a tutti

San Martino Valle Caudina.  

Arriva la lunga replica di don Salvatore Picca, parroco di San Martino Valle Caudina, agli articoli relativi alle sue esternazioni sulla vittoria di San Remo di Mahmood (questo il link dell'articolo di Ottopagine). 
Di seguito la replica: 

"Se dovessi dare un premio di comprensione della lingua dei nostri padri sicuramente il “Mattino”, don Vitagliano e “Otto Pagine” si aggiudicherebbero rispettivamente il primo, il secondo e il terzo classificato e cercherò di spiegare in Italiano (lingua davvero incomprensibile, o forse usata in modo inappropriato dai soliti malintenzionti!) il perché di tale mia opinione (ripeto opinione: l’opinione è differente da dogma; l’opinione è un mio pensiero personale, che può essere non condiviso, ma che nessuno può togliermi la libertà di esprimere; il dogma è una verità di fede che io accetto fidandomi dell’autorità di chi me la propone, cioè Dio, consapevole che Lui ne sa più di me e mai potrebbe ingannarmi).


Avevo deciso di non rispondere a nessuno, sia dei favorevoli sia dei non favorevoli, dei commentatori del mio post su Sanremo 2019, semplicemente perché io che sono, nella fantasia dei giornalisti, grazie a Dio, un razzista, un sovranista, un fascista e uno squadrista, amo la libertà di espressione e sono convinto che chiunque può esprimere quel che pensa; poi l’intelligenza di ognuno permetterà di discernere (cioè scegliere) ciò che è vero da ciò che non lo è (in poche parole io sono molto diverso dai liberali, dai democratici, dai mondialisti dagli immigrazionisti che predicano libertà, accoglienza, pace and love, e poi non tollerano alcuna idea diversa dalla loro, e questo solo perché gli “spocchiosi” predicatori della “libertà” sono sempre convinti che il mondo debba essere retto da una Oligarchia e il potere di espressione debba essere nelle mani di pochi, cioè di quelli che come loro sono di “cultura”!); tuttavia sono venuto meno a tale proposito perché mi rendo conto che qualcuno dei mie figli e delle mie figlie possa essersi sentito disorientato leggendo qualche titolo disonesto di giornale e aver pensato di avere davvero tutto ad un tratto un parroco razzista.


Il primo premio: senza dubbio va al titolo de “Il Mattino”. L’ottimo giornalista mi deve dire dove io ho scritto di essere sovranita??????? A chiunque conosce un po’ della nostra amata lingua balza subito agli occhi che la frase del mio post “Sarò un sovranista... un fascista... un nazionalista... uno squadrista e tutti gli ista del mondo” è una “Litòte” (una figura retorica usata per dire che quello che si afferma è tutto il contrario della realtà!): dicendo in maniera ironica di esser un fascista, un razzista, un sovranista, ho chiaramente affermato di non esserlo. Un po’ di ripasso dell’italiano, rileggendo per esempio Manzoni o Parini a cui tale figura era molto cara, non farebbe male!!!! Aiuterebbe a produrre titoli più onesti!!!!! 


Il secondo premio: al caro don Vitaliano. A lui chiedo: dove avrei espresso opinioni che vanno contro il cammino ecumenico e l’accoglienza predicate da Papa Francesco??? O dove avrei espresso opinioni poco caritatevoli nei confronti di Mamhood??? Basta leggere il mio post e non i titoli degli articoli di giornale per rendersi conto che nulla di tutto ciò vi è contenuto. Mai mi permetterei di attaccare il povero Alessandro Mahmoud semplicemente perché non lo conosco, e semplicemente perché chi mi conosce sa bene che mai e poi mai mi passerebbe per la testa di esprimere un’opinione negativa su chiunque, ancor di più se non lo conosco (in parrocchia la più grande accusa che mi viene rivolta è quella di rispondere continuamente al male con il bene e che questo modo di fare mi danneggia solo!!!!!).

Il termine “vergognosa” è chiaramente, nell’italiano del post, rivolto alla canzone (il soggetto della frase è la canzone non Alessandro!!!!); tuttavia, è chiaro che il termine “vergogna” è rivolto non solo alla canzone ma ad uno stile musicale, la “Trap music”, i cui testi stanno inquinando i nostri poveri adolescenti nel silenzio totale di genitori e di educatori che, poiché non ascoltano quella musica, non sanno gli “insegnamenti” errati che quello stile trasmette ai nostri poveri adolescenti: rabbia contro tutto e tutti, esaltazione della violenza, dei soldi, della droga, del potere che va conquistato a tutti i costi. Ecco perché a chi (purtroppo lo fa per la poca conoscenza della materia) esulta perché questi cantanti siano nella Top ten, ricordo che i danni fatti da questi cattivi maestri li pagheremo caramente tra qualche anno. Al caro don Vitagliano voglio ricordare che il comandamento della carità impone di tenere a cuore per primi chi ci è stato affidato da Dio e, quindi, i ragazzi che Lui ha messo nelle nostre mani, ecco perché un Buon Pastore non può tacere davanti a tutta la spazzatura che questi cattivi maestri propinano in continuazione ai nostri giovani, inquinando il loro cuore irrimediabilmente. Con affetto mi permetto di suggerire a don Vitagliano di fare un po’ di ripasso di teologia, perchè il prete ha lo stesso compito del medico: guarire! Per il prete è fondamentale, come per il medico, studiare in continuazione le malattie, perché, se il medico non ne conosce i sintomi, potrebbe curare il malato con una diagnosi errata e portarlo alla morte.

Con la differenza che, mentre il medico del corpo causerebbe solo la morte fisica, il medico spirituale, non sapendo indicare la giusta malattia e dare la giusta medicina spirituale, potrebbe causare la morte eterna, e chi ama davvero il suo prossimo deve desiderare più e prima di ogni altra cosa che si salvi per l’eternità.

Il terzo premio: ai cari giornalisti di otto pagine (qui l'articolo ndr) a cui chiedo che ci azzecca Salvini con il mio post e quali posizioni di ultradestra sono espresse in esso? Dove vi si legge che se non sei mussulmano e drogato non puoi vincere il festival???? Nel mio post, invece, è chiaro che l’attacco è ad una giuria irresponsabile che ha dato due cattivi messaggi all’Italia: che in una gara non è vero che deve vincere il migliore, ma quello che fa più “pena”; e che il “diverso” non va integrato facendolo diventare uno di noi, e, quindi, trattandolo come gli altri, ma ricordandogli che è “diverso” e che rimarrà “diverso” (ti premio solo perché sei diverso, è un premio non dato, perché il diverso scopre di non averlo meritato e quel premio gli lascerà sempre l’amaro in bocca!).

Mi hanno sempre insegnato che in una gara deve vincere il migliore, ecco perché per me Sanremo può essere vinto da uno scintoista, da un mussulmano, da un uomo di colore, da un criminale, da chiunque, purchè abbia meritato la vittoria e non perché è uno scintoista, un mussulmano, un immigrato che mi fa “pena”. Integrare davvero il “diverso” significa trattarlo allo stesso modo e non riservargli un trattamento “diverso” che gli ricorderà solo: sei un “diverso” e mi fai pena! È chiaro, quindi, che il razzista non è chi invoca un giusto trattamento in qualsiasi ambito, ma chi nella sua “spocchiosa superiorità” vuole dire al diverso: “mi fai pena, perché in fondo sei inferiore a me e perciò ti do un contentino che possa colmare la pena che provo per te!”. Razzista è chi sentendosi superiore, si sente in diritto per pena di dare un premio a chi non lo merita, non chi ricorda che in una competizione deve vincere sempre il migliore. 


Ad una lettura attenta chiunque si sarebbe accorto che il mio posto non ha nulla a che vedere con i migranti, con Salvini, con Mahmood, con la religione mussulmana, con l’accoglienza o meno… Il mio post semplicemente si scaglia contro il razzismo di chi vuol far vincere il “diverso” non perché è il migliore, ma perché è il “diverso” e contro un “cattivo” stile musicale che veicola messaggi errati a chi lo ascolta. 


Infine mi permetto di dare un consiglio fraterno ai cari amici di “Sinistra Italiana”: prendetevi un periodo di vacanza, semmai in Australia, perché l’aver perso i voti anche di cani e gatti vi ha reso un po’ nervosetti!!!!!! E dopo esservi rilassati, riflettete sul perché non avete più il voto neppure della nonna che tanto vi vuole bene!!!!! Molto semplice: da partito del popolo avete scelto di essere partito del globalismo e avete fatto propria un’agenda impopolare.

Da paladini dei diritti del popolo siete diventati i nemici numero uno del popolo scegliendo di difendere tutto ciò che il popolo non vuole, ma che è gradito ad una ristretta minoranza di “spocchiosi”!!! Chiese vuote???? A San Martino ogni domenica il parroco ha la fortuna di incontrare tra le sei messe 1000 sammartinesi, cioè il il 40% degli abitanti effettivi del paese, che vanno lì non per lui o per i suoi meriti, ma solo per il Signore. Certo anche se tanto non è abbastanza perché un buon padre deve desiderare che il 100% dei suoi figli vadano a Messa. Tuttavia mi chiedo: in quale manifestazione di Sinistra Italiana si siano mai visti 1000 sammartinesi???? 

Un’ultima cosa: ma davvero la melodia italiana deve essere rappresentata in tutto il mondo dalla trap music??? Davvero vogliamo dire a tutti il mondo che la melodia italiana è ora la trap??? Cioè una “musica”, anche se tale non è, dove solo si urla rabbia e frustrazione??? Allora mi toccherà chiudere definitivamente ogni riproduttore musicale!!! La musica serve per rilassarsi, per elevarsi, per distrarsi!!! Non toglieteci anche uno dei pochi momenti in cui è possibile non pensare a tutti i problemi del mondo ed elevarsi un po’!!!! Non costringeteci, anche nei momenti di svago, a dover essere aggrediti dalle urla di chi ce l’ha con il mondo intero, perché di problemi ne abbiamo tutti già tanti!!! Almeno mentre ascoltiamo la musica permetteteci di sognare ancora, di esser trasportati e divertiti da una bella melodia e non intristiti da urla di rabbia gridate con ritmi inascoltabili!!! Porto nel cuore un ricordo di quando ero bambino che voglio condividere con tutti: era la primavera del 1981, avevo 4 anni. Loretta Goggi arrivò seconda al festival di Sanremo con “Maledetta primavera”. Nei giorni successivi al Festival era un gioia per me ascoltare la mia vicina di casa che a squarciagola, mentre faceva le pulizie, cantava, sprizzando gioia a 360 gradi, la canzone sanremese. E mi chiedo: potranno i bambini, le casalinghe, gli sportivi sotto la doccia, cantare “Soldi” ed esser felici???? Ai posteri l’ardua sentenza… Io so solo una cosa, quando ascolto “Maledetta primavera”, mi sale ancora oggi nel cuore quella gioia e quella allegria che Rosetta mi trasmetteva con la passione con cui urlava a squarciagola insieme a Loretta Goggi  e quella sensazione mi cambia la giornata!!!!!""