Meningite, nessun allarme alla Cocchia. "Non è contagiosa"

La nota dell'Asl rassicura le famiglie

Avellino.  

Nessun allarme meningite alla scuole media Enrico Cocchia di via Tuoro Cappuccini ad Avellino. Il ragazzino studente dell'istituto non corre pericolo di vita è stazionario e i tamponi effettuati rassicurano sulla tipologia riscontrata dagli esperti del Cotugno.

In riferimento - si legge nella nota dell’Asl - al caso di meningoencefalite diagnosticato a carico di un alunno della scuola in oggetto si rappresenta - spiega il dottore Marrone -che sulla base dei dati clinici e di laboratorio così come pervenuti dalla struttura di ricovero delle risultanze dell’inchiesta epidemiologica, viene esclusa  la natura meningococcica della patologia. Pertanto - continua il dottore responsabile dell’azienda sanitaria -non sono necessari interventi di profilassi specifica a carico di contatti (compagni di classe e docenti) o particolari misure di bonifica di ambienti e arredi. Resta comunque valido il principio di garantire la salubrità degli ambienti attraverso ordinarie operazioni di pulizia giornaliera di superfici ed arredi con i comuni prodotti del commercio e adeguato arieggiamento dei locali».

E' stata una giornata lunga e difficile per personale amministrativo, direttivo e scolastico più in generale. La notizia del caso di sospetta meningite del bambino aveva messo in allerta i genitori di tutti gli studenti della popolosa scuola del capoluogo. La preside Silvia Gaetana Mauriello ha seguito personalmente e costantemente, ora dopo ora, l'evolversi dei fatti.

La dirigente Mauriello non ha mai lasciato la scuola. Ha subito provveduto ad informare Comune e Azienda Sanitaria della comunicazione ricevuta dai genitori del ragazzo.

II giovanissimo nella notte tra il 18 e 19 febbraio si è sentito male, ha avuto la febbre altissima ed è stato portato al Moscati. Qui i medici hanno temuto che si trattasse di meningite, visti i sintomi. Così il personale sanitario ha provveduto a far scattare la procedura prevista. Tutto risolto in poche ore. GIà i primi esami hanno verificato l’assenza di infezione da meningococco. Si tratterebbe di una infezione da pneumococco non contagiosa.

«Abbiamo provveduto ad affiggere la nota pervenuta dall’azienda fuori la scuola e anche sul nostro sito - precisa la dirigente Mauriello -. I nostri telefoni questa mattina sono stati presi d’assalto da genitori allarmati. Abbiamo seguito minuto dopo minuto l’evolversi dei fatti. Senza contare che la scuola era rimasta chiusa dal 14 febbraio per un ponte scolastico scelto a inizio anno dal collegio in occasione dei festeggiamenti del Santo Patrono. Il ragazzino, nei fatti, non veniva a scuola dallo scorso 13 febbraio e già questo dato aveva allontanato una primissima valutazione di rischio contagio. Però, come da procedura, abbiamo ottenuto risultati ufficiali degli esami che hanno rassicurato tutti. Stiamo sentendo i familiari del ragazzo per seguire le sue condizioni cliniche. Aspettiamo solo che torni presto a scuola, e gli facciamo tutti un grosso in bocca al lupo, dopo lo spavento vissuto per lui».