Cadde in bici e andò in coma: sta bene ed è tornato a casa

Parla l'arianese Bruno Riccio dopo il terribile incidente sulla statale 90 a Savignano Irpino

Una storia fortunatamente a lieto fine...

Ariano Irpino.  

“Finalmente a casa dopo tre lunghissimi ed interminabili mesi, sto bene, ringraziando Dio, sono felice.”

E’ la gioia scandita nelle parole di Bruno Riccio, il ciclista arianese finito in coma dopo una brutta caduta, con la sua bici, la mattina del 9 febbraio scorso lungo la statale 90 delle Puglie, alla località Tre Confini di Savignano Irpino, nel giorno del suo compleanno.

“Mia moglie mi ha portato almeno un migliaio di saluti, messaggi di parenti ed amici. Ha dovuto scriverli perché non poteva ricordare tutti i nomi.”

Era accanto al cancello di un'abitazione, sul ciglio della strada. Fu una donna, allertata dai cani, a sentire un forte lamento e a lanciare subito l’allarme.

“Non ricordo nulla di quel giorno, dalla mia mente si è cancellato tutto. Il coma farmacologico mi ha permesso di recuperare, ma di ciò che accaduto, prima e dopo, nulla è presente nella mia memoria. Chi ha sofferto in tutto questo sono stati mia moglie Pina e mio figlio Pierpaolo. Ringrazio la donna che si è prodigata per allertare i soccorsi, cui  andrò a fare visita, e le due persone che si sono fermate per prestarmi i primi soccorsi, spero di poter abbracciare anche loro. Un grazie ai medici e tutti coloro che si sono presi cura di me, da Ariano, Avellino a San Giorgio del Sannio. Grazie di cuore, se sono qui è grazie ad ognuno di loro. Abbiamo strutture sanitarie che funzionano, non denigriamole sempre. Un grazie alla Polizia di Stato e agli agenti del commissariato arianese intervenuti sul posto.”

Tornato a casa, Bruno ha rivisto la sua bici, dalla quale non si separerà. “E’ una passione che ho dentro di me, appena le mie condizioni di salute lo permetteranno, tornerò a pedalare nella verde campagna arianese. Il ciclismo è la mia vita.”