Manutenzione e infrastrutture per non svendere l'Oro blu

La Cgil all'attacco di chi vuole privatizzare l'Alto Calore

Avellino.  

Infrastrutture e manutenzione per non svendere il nostro oro blu e rilanciare l'azienda Alto Calore. E' la ricetta dei sindacati che vanno all'attacco contro ogni tentativo di privatizzazione dell'acqua pubblica in Irpinia e nel Sannio. "Sono anni che lo ripetiamo, basterebbe rendere concreti gli investimenti tra i 40 e i 50 milioni di euro già programmati per mettere a regime il sistema idrico integrato e per riorganizzare le spese del personale dell'azienda nel giro di 6-8 anni - chiarisce Franco Fiordellisi - 

“Abbiamo la fortuna di avere la materia prima sul territorio e abbiamo un progetto come quello di cassano cantierabile, mi devono spiegare perchè non parte. Ecco perchè lanciamo l'allarme al Sindaco di Avellino, alla Provincia e soprattutto alla Regione”.

Nel mirino della Cgil finisce soprattutto il deputato sannita Umberto Del basso De Caro. “In maniera arrogante auspica una gara d'appalto per affidare la gestione di Alto Calore servizi ad Acea o A2a – spiega Fiordellisi - in questo modo si consentirebbe l'accesso di soggetti privati."

"De Caro - aggiunge Fiordellisi - ci tiene a sottolineare che lui su questo argomento si rivolge ad una platea "alfabetizzata". Beh - replica il segretario Cgil - il popolo purtroppo spesso è analfabetizzato ma per fortuna non del tutto smemorato”.